No Muos: “Crocetta si dimetta per manifesta indegnità e tradimento”

Grandi polemiche a Niscemi durante il Consiglio Comunale, contestazioni da parte di cittadini delusi e stanchi d’essere presi in giro, occupazione del Palazzo di città da parte di attivisti No Muos.

Questo il bilancio di quanto accaduto ieri sera nel Comune in Provincia di Caltanissetta, dopo la “revoca delle revoche”, del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta che ha ritirato lo stop alle autorizzazioni contro il parere dei suoi stessi esperti e a poche ore dal pronunciamento del CGA previsto per oggi.

Rabbia, sdegno e delusione, tutti sentimenti che si colgono sulle facce della gente di Niscemi e dei No Muos tutti. Durante la riunione svoltasi a porte aperte all’interno dell’aula consiliare del Municipio
sono state chieste a viva voce le dimissioni del Consiglio Comunale. Ai suoi rappresentanti sono state contestate la debolezza e la pochezza delle loro posizioni in merito alla faccenda Muos. Le dimissioni sarebbero, secondo l’opinione dei più, un netto segnale di coerenza verso quelle scelte “anti Muos” e “pro salute” dei propri cittadini, che il Comune di Niscemi ha sempre vantato come proprie.
Ma qualche consigliere e l’avvocato del comune Massimiliano Conti hanno consigliato di evitare le dimissioni di un Consiglio Comunale che porterebbero alla nomina di un Commissario esterno, nominato dal Ministero, il quale porrebbe definitivamente fine a qualsiasi speranza di un esito diverso da quello che purtroppo appare ormai scontato.
Quando il Municipio si è svuotato dei cittadini “arrabbiati”, una ventina di giovani del Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos, hanno preso possesso del palazzo di città, occupandolo. Erano le ore 23 circa.

In tarda serata, Nello Papandrea, legale vicino al Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos, ha dichiarato che “mai ci saremmo aspettati una simile porcheria che ha tutto il sapore di un atto puramente servile nei confronti del Governo Italo-americano. E che dimostra tutta la malafede che c’era sin dall’inizio, considerato che si voleva tenere conto solo delle valutazioni positive dell’ISS e non delle critiche provenienti dai tecnici di fiducia della Regione e da tutto il mondo scientifico.”

Lo stesso Coordinamento ha affermato attraverso il suo comunicato ufficiale, fra l’altro, che:“Questo ignobile atto di vigliaccheria politica a servizio dei poteri forti, e a discapito della salute e
della sicurezza dei cittadini, non fermerà di un passo l’opposizione determinata e decisa dei comitati No MUOS, che in questi mesi di denunce hanno fatto venire alla luce tutta l’illegalità che caratterizza questa vicenda, di cui ogni responsabile dovrà rispondere, compresi da oggi anche il Presidente Crocetta e tutta la sua Giunta.”

Richiesta di dimissioni è arrivata invece dal Movimento No Muos Sicilia che nel suo comunicato ufficiale ha affermato:
“Era il 24 novembre scorso quando, avendo appreso che il neo-eletto Presidente della Regione aveva intenzione di incaricare l’Istituto Superiore di Sanità, al fine di dirimere la questione MUOS, inviammo alla stampa una comunicazione in cui mettevamo in guardia dagli aspetti subdoli e potenzialmente pericolosi di quella che ci appariva, già allora, una manovra per imboccare una via d’uscita che non danneggiasse l’immagine politica di Crocetta. Sensazione rafforzata quando, dopo un incontro a Roma con alcuni rappresentanti del Governo nazionale, la proposta dell’ISS prese corpo con l’accordo di tutte le parti. Sapevamo che l’ambasciata statunitense era in continuo contatto con l’ISS, che Crocetta era ben pronto a derogare alle revoche da lui stesso emanate, che la commissione ISS, di parte, non annoverava tra i suoi membri gli studiosi scelti dalla Regione Siciliana, che certa stampa accondiscendente manovrasse mediante fughe di notizie tendenziose, ma stavolta davvero non ci aspettavamo che, in spregio alle conclusioni dei propri stessi consiglieri scientifici, Crocetta annullasse le revoche proprio il giorno prima del pronunciamento del CGA in merito alla prosecuzione dei lavori della stazione MUOS di Niscemi.

Non sappiamo con cosa abbia barattato la propria accondiscendenza, ma di una cosa i siciliani possono essere certi: Crocetta è quel tipo di personaggio ambiguo e pusillanime che il nostro Sciascia avrebbe saputo come definire. Chiediamo pertanto le sue dimissioni per manifesta indegnità e per aver tradito il popolo che dovrebbe rappresentare.”

Oggi, comunque, Mamme e rappresentanti del popolo dei No Muos sono a Palermo. Aspetteranno il pronunciamento del CGA e poi sfileranno fino a casa di Crocetta, se necessario, hanno detto, pur di far capire al Presidente la rabbia e la delusione per il suo operato che nulla ha di trasparente.

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Daniela Giuffrida

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