Fogna a San Giorgio, risponde l’assessore D’Agata: «Manca uno studio geologico»

«Mancano ancora i risultati di uno studio geologico sulla zona, quando arriveranno potremo convocare una nuova conferenza dei servizi». Rosario D’Agata, neo assessore all’Ecologia del Comune di Catania, torna a parlare della vicenda delle fognature nella zona nord-est del popoloso quartiere San Giorgio, il cosiddetto San Giorgio alto. L’annosa vicenda non è stata mai risolta nel grande quartiere sorto senza nessuna pianificazione urbanistica a partire dagli anni ’70, nel quale i liquami sono ancora scaricati nel terreno, con gravi conseguenze per il vicino torrente Acqua Santa e su terreni a valle del vicino quartiere di Fossa Creta.

La vicenda sembrava essere giunta a una svolta positiva pochi mesi fa, per la precisione a marzo, quando una conferenza dei servizi, convocata dall’ex amministrazione di Raffaele Stancanelli, aveva stabilito l’inizio dei lavori per questa estate. Ieri la vicenda è stata ripresa in una lettera rivolta al nuovo sindaco Enzo Bianco da Giuseppe Parisi, presidente del comitato civico che ha portato la vicenda all’attenzione delle due amministrazioni: secondo quanto scrive, «tutto tace». Parisi, che alle scorse amministrative è stato candidato al consiglio comunale proprio a sostegno di Stancanelli nella lista Tutti per Catania, se la prende in particolare modo con il nuovo assessore D’Agata, «ben a conoscenza della situazione, anche da consigliere», che alle sue richieste di intervento avrebbe risposto con un lapidario «ci penso io».

«Domani mi incontrerò con l’architetto Marialuisa Areddia, nuovo dirigente dei Lavori pubblici, che mi darà a riguardo maggiori informazioni», risponde pacato D’Agata sulla vicenda, che glissa sulle accuse di «non rispondere alle telefonate», contenuta sempre nella lettera. «Purtroppo abbiamo ereditato questa situazione, alla quale mancava questo studio fondamentale sui terreni. Appena ci sarà, convocheremo una nuova conferenza dei servizi, ma credo che si possa fare in poche settimane», conclude l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania.

Leandro Perrotta

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