Annullato il divieto di dimora a Niscemi per un attivista No Muos. Il Tar ha revocato il provvedimento che era stato preso, a novembre 2014, nei confronti di Claudio Risitano dalla questura di Caltanissetta. Risitano aveva partecipato ad alcune delle tante manifestazioni contro l’impianto satellitare.
I giudici amministrativi hanno motivato con il «difetto di motivazione» ed l’«eccesso di potere» nonché con la «carenza di istruttoria» l’illegittimità della misura. Stando al Tar, infatti, non ci sarebbero elementi che proverebbero il coinvolgimento di Risitano – verso il quale mancherebbero anche prove della sua pericolosità – nei tafferugli del 9 agosto 2013 e dell’1 marzo 2014.
Tensione che non c’è stata nel corteo di domenica scorsa quando, nel centro della cittadina nissena, gli attivisti di tutta la Sicilia, con la partecipazione anche di una delegazione No Tav della Val Susa, hanno sfilato per protestare contro la pericolosità dell’impianto satellitare e la sentenza con cui, nelle scorse settimana, il Consiglio di giustizia amministrativa ha ribaltato il pronunciamento di primo grado del Tar sulla legittimità delle autorizzazioni che hanno portato alla costruzione delle tre antenne di contrada Ulmo.
Le parabole all’interno della base americana, tuttavia, saranno al centro di un nuovo processo – stavolta penale – che inizierà venerdì prossimo nel Tribunale di Caltagirone. A rispondere di reati ambientali saranno sette persone, tra le quali un dirigente regionale.
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