Alla fine l’ex sindaco di Niscemi Ciccio La Rosa non si è presentato. Da consigliere comunale avrebbe dovuto prendere parte alla votazione per decidere se chiedere la costituzione di parte civile del Comune nel processo che lo vede imputato per voto di scambio politico-mafioso (il giudice dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio il 17 aprile). La mozione alla fine è passata con undici voti favorevoli, cioè tutti i consiglieri presenti e rimasti in aula al momento di esplicitare il proprio orientamento. Due invece sono usciti, dopo aver spiegato le ragioni per cui non condividevano il provvedimento: si tratta di Rosario Meli e Valentina Spinello, che lo stesso La Rosa, durante l’ultima campagna elettorale poi persa, aveva designato come assessori. Spinello da ottobre rappresenta la Lega di Salvini, è vicina al coordinatore Alessandro Pagano e si è spesa attivamente per le Regionali e per le Politiche. Per quest’ultima tornata elettorale anche lo stesso La Rosa si è impegnato in favore della Lega. Spinello e La Rosa, inoltre, hanno costituito in consiglio comunale il gruppo della Lega.
«C’è stato un ampio dibattito tra maggioranza e opposizione e alla fine la mozione è stata approvata», spiega il presidente del consiglio comunale Fabio Bennici. Meli, che poi ha lasciato l’aula, ha tenuto a precisare in aula che «la giunta ha già pronta la delibera per costituirsi parte civile e il sindaco Conti non cambierà idea. Io – ha aggiunto – se fossi stato in giunta l’avrei pure votata, ma quindi qui in consiglio di cosa stiamo discutendo?». «La discussione – conferma il presidente Bennici – si è concentrata sull’opportunità di dare questo mandato all’amministrazione. Per noi della maggioranza non è stato un atto superfluo, ma un atto di vicinanza politica al nostro sindaco, anche se potrebbe farlo a prescindere». A votare favorevolmente, insieme alla maggioranza, sono stati anche tre consiglieri di opposizione: Giuseppe Di Martino, Vincenzo Pitrolo e Rosa Cirrone Cipolla.
Nel marzo del 2014 è stato lo stesso ex sindaco La Rosa a emanare una delibera con cui il Comune di Niscemi «in automatico si costituisce parte civile in tutti i procedimenti di mafia, estorsioni, racket e reati contro lo stesso Comune». L’ex primo cittadino è stato poi arrestato nel giugno del 2017 nell’ambito dell’operazione Polis che ha fatto luce sui presunti rapporti tra politica e Cosa Nostra a Niscemi. «Ci costituiremo parte civile – ha spiegato il sindaco Massimo Conti – perché il Comune ha subito un ingente danno di immagine – Questo indirizzo arriva in seguito a un protocollo con la prefettura. In ogni caso, è giusto che il consiglio dibatta liberamente gli indirizzi politici, nonostante sia probabile che l’ex sindaco sia in forte imbarazzo rispetto alla questione».
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