Niscemi, la commissione sul Muos? Il consigliere Tizza: “Una farsa per escludere chi si oppone”

Come vi abbiamo raccontato ieri, il Comune di Niscemi, ha fatto una ‘furbacchiata’. Ha deciso di istituire una Commissione ad hoc per le questioni relative al Muos (questioni legali, proteste ufficiali, ecc..) escludendo quei consiglieri che in questi mesi si sono opposti strenuamente all’installazione delle nuove parabole satellitari (il Muos, appunto) della Marina Usa sul loro territorio. Un caso? Non ci crede nessuno. A sentire, poi, come è andata, i dubbi crescono: il Consiglio comunale, riunito in aula diversa da quella consiliare, a telecamere spente, e nell’assenza dei colleghi troppo vicini ai No Muos, ha deciso tutto con un blitz. Abbiamo raggiunto telefonicamente, uno degli ‘epurati’: il Consigliere  comunale, Sandro Tizza (Idv):

Domenica si è svolta una lunga e controversa seduta del Consiglio comunale…

“Si, un’accesa riunione, alla fine della quale si è deciso di costituire una Commissione per la quale vengono indicati sei nomi:  uno del PD, uno del MEGAFONO, e poi uno dell’ MPA, uno GRANDE SUD, uno del gruppo LA ROSA SINDACO ed uno de LA VOCE DEL POPOLO. Restiamo tagliati fuori io e Luigi Gualato (gruppo misto)  che è assente e che non può dire la sua”.

Una estromissione sospetta la vostra…

“Si, non c’è stata assolutamente trasparenza. La riunione è cominciata alle 20.00 in un’aula diversa da quella consiliare e lontano dalla telecamera che registra tutti i Consigli Comunali, erano presenti tutti tranne il consigliere Gualato, il consigliere Rizzo ed io, gli unici che abbiano mai preso una posizione netta contro il Muos e che abbiano seguito da vicino tutta la vicenda. Sono venuti fuori tutti da quell’ufficio alle 21.45 con tutto deciso; quindi ha avuto inizio il Consiglio. Un fatto così importante doveva essere discusso pubblicamente e davanti alla telecamera perchè restasse tutto agli atti come accade sempre. Lascio lei il “piacere” di interpretare quanto accaduto”.

E’ vero che avevate pensato ad una Commissione d’inchiesta?

“Si, più volte negli ultimi otto mesi ho fatto richiesta perché venisse promossa una “COMMISSIONE D’INCHIESTA” che avrebbe dovuto, dovrebbe, dovrà…. non si capisce bene che tempo e che modo verbale usare, indagare su tutti i retroscena che hanno portato gli Stati Uniti dentro quella che “era” la seconda sughereta d’Europa, per estensione e per importanza”.

Vi è stata “negata”?

“No, ufficialmente no, ma non vi è stata mai la possibilità di deliberare in merito, una volta non c’era tempo, un’altra mancava il numero legale…un’altra… e sono trascorsi, così otto lunghissimi mesi e non si parla ancora di provvedere in merito!”

Daniela Giuffrida

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