Da presidente della Regione Siciliana a ministro per il Mezzogiorno. Dopo la mancata ricandidatura per il secondo mandato come governatore della Sicilia, Nello Musumeci, eletto senatore della Repubblica con Fratelli d’Italia lo scorso 25 settembre, viene nominato ministro del Governo guidato da Giorgia Meloni. A lui sono state affidate le deleghe per il mare e per il Sud. Classe 1955, da sempre militante di destra, con il Movimento sociale italiano, Alleanza Nazionale e le esperienze in solitaria di Alleanza Siciliana e Diventerà Bellissima, per lui un incarico nell’esecutivo nazionale non è una novità. Già nel 2011 era stato, infatti, sottosegretario al Lavoro nell’ultimo Governo di Silvio Berlusconi. Più volte europarlamentare, deputato regionale e presidente della Regione, due volte presidente della Provincia di Catania, è stato anche vicesindaco a Catania durante il secondo mandato di Umberto Scapagnini. Adesso il ruolo di ministro, con il giuramento e una fiducia davanti ad un Parlamento che vede il suo partito come la componente maggiormente rappresentata. Sul tavolo, ad attenderlo, importanti questioni. Dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per colmare il gap con le aree più sviluppate del Nord del Paese, alla direttiva Bolkestein e gli interessi per la gestione delle spiagge, delle coste anche siciliane.
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