Nella Sicilia dell’eterna tabella H

da Angelo Di Girolamo
segretario nazionale della Confederazione sindacale
La nuova tutela del cittadino
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Premessa: un Presidente della Regione che afferma di essere incline alle decisioni di

Roma e di Bruxelles non può essere il nostro Presidente. Mi riferisco alla Tabella H , che in realtà, è tabella dalla A alla Z. Non entrando nel merito degli “scontenti” o dei soliti contenti di questo sistema sottolinea due anomalie:

contributo di 230 mila euro per l’Isida in liquidazione;

contributo di 90 mila euro per realizzazione centenario Targa Florio…ma il centenario è stato nel 2006.

Questi sono solo due dei tanti esempi della Tabella H. Noi ci riferiamo agli scontenti, ai precari, ai volontari, alle tante associazioni che hanno subito per mano di questo Governo regionale (Rosario Crocetta Presidente). Risparmiare, ancora una volta, sui precari, sulla povera gente, soprattutto sui malati.

Infierire sui malati, significa commettere, sotto il profilo politico, omicidi di massa. Negare il tentativo di cure, quindi, significa essere peggio di quei cittadini che vanno in piazza a manifestare pacificamente i propri diritti, quei cittadini che da VOI sono considerati terroristi.

C’è un limite oltre il quale non è consentito andare: la decenza. Ognuno di noi decide da solo se vivere o morire, ognuno di noi decide a chi affidare gli ultimi momenti della propria vita.

Personalmente, quando arriverà il mio momento (soggetto leucemico) non mi affiderò a questa classe politica né, tantomeno, a personaggi che ruotano alla “politica”, ma questa non è politica.

Noi ammalati vi diciamo: “Non ci rappresentate, dimettetevi , vogliamo l’indipendenza dall’Italia e dall’ Euro da questa classe politica”.

Non riuscite a sentire il silenzio della gente? Siete tanto pieni di avidità che niente e nessuno più vi fa pena, solo i vostri privilegi, i vostri tornaconti, i vostri giochi non politici e non di un sistema consono alla vita sociale.

Se queste nostre parole vengono da voi qualificate come, parole da “terrorista” sarei onorato di essere terrorista e di battermi per un principio sacrosanto: la dignità, la vita .

Il vostro unico credo è il potere, decidere come quando distruggere la vita delle persone.

Noi, “terroristi” proviamo con le manifestazioni di piazza democraticamente, nel rispetto delle regole di contrastarvi, ma “democraticamente” non esiste più nel vostro vocabolario della lingua italiana, forse non è mai esistito.

Resta inteso, Presidente Crocetta, che ancora una volta la invito ad un confronto: confronto già diverse volte richiesto anche dalla mia responsabile della Sicilia, forse guardandoci negli occhi riuscireste a capire quello che state combinando. Chiediamo confronto tra le parti “istituzionali” e non una bellissima tavola rotonda per la Regione Sicilia…

 

Redazione

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