Ufficialmente erano
ciechi assoluti, ma in realtà riuscivano a muoversi senza titubanze e addirittura a controllare lo schermo di un cellulare. Ed è per questo che sono accusati dalla Procura di Patti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Si tratta di due uomini e una donna residenti a San Salvatore di Fitalia, centro dei Nebrodi in provincia di Messina.
I tre nel tempo hanno ottenuto sostegni dallo Stato per un totale di circa
duecentomila euro, somma oggi bloccata dai carabinieri su disposizione del tribunale di Patti. Le indagini sono iniziate nel 2016. Gli inquirenti hanno acquisito i documenti relativi al riconoscimento dell’invalidità civile rilasciate dalle Asl locali, appurando come contenessero diagnosi incompatibili con quanto compiuto nella vita di tutti i giorni dagli indagati.
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