Navigator, in Sicilia potrebbero essere gli sportellisti La proposta di Luca Sammartino al ministro Di Maio

Era nell’aria già da settimane, oggi a rompere gli indugi è stato il presidente della commissione Lavoro all’Assemblea Regionale Siciliana, Luca Sammartino, che, oltre le voci di corridoio, ha chiesto ufficialmente che la figura del Navigator il tutor che dovrà accompagnare il percorso dei destinatari del reddito di cittadinanza verso l’inserimento nel mondo del lavoro – in Sicilia sia ricoperta dagli ex sportellisti della Formazione Professionale. Si tratta di una fetta dei lavoratori che si sono occupati di Formazione nei cosiddetti ex sportelli multifunzionali. Amministrativi, addetti alle segreterie, formatori, tutor: gente, insomma, che negli anni ha già fatto esattamente quello che viene richiesto alla figura del navigator immaginata dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, cioè orientare i beneficiari del reddito di cittadinanza all’interno del mondo del lavoro. 

Così, tra non pochi mal di pancia, soprattutto da parte di alcuni sindacati, da qualche tempo si era fatta spazio l’idea di utilizzare proprio quel bacino (o parte di esso) per le nuove assunzioni che verteranno attorno al reddito minimo garantito. Tra i dubbi maggiori, sussurrati negli scorsi giorni, ma non detti apertamente proprio perché si trattava solo di chiacchiericcio, c’era l’aspetto legato ad assunzioni che, in questa modalità, potrebbero dunque avvenire in assenza di concorso.

Secondo Sammartino, però, «gli ex sportellisti vanno valorizzati e tutelati in visione di un nuovo apparato burocratico siciliano. Proprio per questo ho chiesto al governo regionale di farsi carico, all’interno della Conferenza Stato-Regioni, della posizione di incertezza in cui vivono, ormai da diverso tempo, questi lavoratori che devono essere stabilizzati all’interno dei Centri per l’impiego in relazione alle nuove figure professionali richieste dal reddito di cittadinanza. Di Maio – prosegue Sammartino – mantenga adesso le promesse fatte lo scorso agosto. Alla luce del decreto di cittadinanza è arrivato il momento di prendere una posizione definitiva senza più tentennamenti. Non possiamo perdere altro tempo. Facciamo appello al governo Musumeci di rappresentare seriamente la questione».

La posizione di Sammartino è stata discussa oggi insieme ai sindacati, convocati in commissione Lavoro. La proposta, che è nata dall’audizione parlamentare e che trova il parere favorevole di Cisl e Uil, è che alla Regione siciliana spetti l’incarico di reclutare i navigator, anche per quanto riguarda la quota assegnata ad Anpal. E che attinga ai fondi europei per le misure destinate all’occupazione e all’inclusione sociale. Le due richieste saranno inoltrate dalla commissione Lavoro al governo regionale. 

Secondo i due sindacati, sarebbe un bene «attingere dal bacino degli ex sportellisti, lavoratori già qualificati in politiche attive e in grado di ricoprire il ruolo di navigator. Alla nostra Regione, assente ingiustificata nella promozione di un progetto sui servizi per il lavoro, è offerta adesso un’opportunità senza precedenti. Non possiamo perderla».

La notizia della convocazione dei sindacati da parte di Sammartino fa il paio con il vertice che si è tenuto questa mattina al ministero del Lavoro, a Roma, tra l’assessore alle Politiche Sociali, Mariella Ippolito, l’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi, e i presidenti delle competenti commissioni di Camera e Senato. L’incontro è stato utile per approfondire, appunto, la situazione relativa ai lavoratori inoccupati della formazione professionale e degli sportelli per l’impiego. 

Il confronto ha riguardato l’analisi della situazione, anche alla luce dei nuovi strumenti previsti dalla recente normativa nazionale (quota 100 e reddito di cittadinanza). Il governo regionale ha esposto le azioni adottate, nel corso dell’anno, per assicurare la ripresa delle attività formative e, al contempo, ha rappresentato, sulla base dei dati disponibili, l’esigenza «di ulteriori tutele sociali a favore dei lavoratori fuoriusciti e di ricerca delle modalità di assorbimento occupazionale degli sportellisti».

Miriam Di Peri

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