Musumeci rilancia: «Si metta l’esercito nei punti di arrivo» Ulteriore stretta sui trasporti, Sicilia verso «autoisolamento»

«L’esercito è già sulle strade in Sicilia, attraverso
l’operazione
Strade sicure. Bisogna modificare gli assetti e destinare una parte di questi uomini ai controlli nei punti di arrivo. E questo lo possono fare i Prefetti. Non si
tratta di mettere i carri armati sulle strade ma di aiutare le forze
dell’ordine
, diventando un deterrente che può servire a scoraggiare
gli arrivi dal centro nord ma anche da altri Paesi del Mediterraneo,
visto che la Sicilia è una regione di frontiera, ecco perché il
controllo degli accessi assume un importante significato». Il presidente della Regione
Nello Musumeci alza il tiro e, ospite di Mezz’ora in più su Raitre, chiede al governo nazionale di usare l’esercito in funzione controlli anti coronavirus. 

Ieri la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha ordinato lo stop ai treni notte che viaggiano dal Nord verso la Sicilia. «Ho chiesto al ministro dei Trasporti – rilancia Musumeci – di predisporre un’ordinanza
che blocchi non solo tutti gli arrivi dei mezzi di trasporto nelle ore
notturne ma di
impedire il movimento dei passeggeri extraregionali. E
consentire soltanto il trasporto delle derrate alimentari. Ho il dovere
di difendere la salute dei miei cittadini».

Per tutto il pomeriggio il presidente si è tenuto in contatto con la ministra De Micheli e con la collega all’Interno Luciana Lamorgese. E avrebbe ottenuto rassicurazioni su controlli più stringenti nei punti di partenza. Allo stesso tempo la Regione sta preparando una nuova ordinanza, che sarà resa pubblica nelle prossime ore, in cui si va verso un’ulteriore stretta sui trasporti dopo quella già messa in atto due giorni fa. Salteranno altri collegamenti da e per la Sicilia, all’orizzonte una riduzione (quasi cancellazione) degli autobus per Roma e il Nord, di navi e aerei. Allo studio la possibilità di mantenere solo collegamenti aerei con la capitale da Catania e Palermo. Si tratterebbe di una sorta di «autoisolamento» con pochissimi corridoi rimasti aperti su cui concentrare i controlli. 

E nella tarda serata arriva la conferma: «Sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo/Catania – scrivono dalla presidenza della Regione in una nota – blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci. Sono alcune delle prossime iniziative che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli si appresta ad adottare, su richiesta del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contenere il contagio del Coronavirus nell’Isola. Saranno possibili gli spostamenti per i passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria a Messina e viceversa, ma solo per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Con Roma sarà mantenuto un solo treno intercity al giorno. Il governatore ha chiesto anche al ministro della Salute, Roberto Speranza, i necessari controlli sanitari alla partenza sia per i passeggeri che per i conducenti di mezzi di trasporto merci».

Stando ai dati aggiornati della Regione, negli ultimi 15 giorni sono tornati in Sicilia 31mila persone provenienti dal Nord Italia. Tanti sono quelli che si sono registrati nell’apposito portale Costruiresalute. «Ma quante altre migliaia sono entrate sull’Isola senza avvertire la stessa responsabilità e la stessa prudenza?», dice Musumeci. Che ieri ha inviato gli uomini del corpo forestale per i controlli sullo Stretto di Messina, agli imbarcaderi privati, insieme a volontari della Croce rossa. Cinque persone, tutte arrivate in auto, avevano la febbre e sono stati portati al Policlinico di Messina per essere sottoposti a tampone. E si è in attesa dei risultati.

Nelle stesse ore alla stazione di Messina le autorità sanitarie e la polizia hanno preso la temperatura a tutti i passeggeri arrivati col treno da Milano. Stando ai dati forniti dalla polizia ferroviaria, sono stati 350 i passeggeri controllati sui treni in Sicilia e uno solo è stato sanzionato. Tutti gli altri avevano un valido motivo per spostarsi.

Salvo Catalano

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