Ancora non si è tenuta la prima seduta ufficiale, ma la discarica di Motta Sant’Anastasia in contrada Tiritì-Valanghe d’inverno si conferma uno degli argomenti che impegneranno maggiormente il nuovo consiglio comunale. L’insediamento ufficiale si svolgerà oggi, alle 19, con il giuramento dei consiglieri e la nomina del nuovo presidente dell’assemblea che succederà nell’incarico al neosindaco Anastasio Carrà. Anche questa decisione sarà frutto di delicati equilibri, data la risicatissima maggioranza venuta fuori dalle urne lo scorso 9 giugno. Ma è la questione rifiuti a vedere sollecitata da più fronti la nuova giunta.
I comitati civici di Motta e Misterbianco – cittadina che sorge a poche centinaia di metri dall’impianto – hanno incontrato la scorsa settimana il primo cittadino, chiedendo un impegno formale nella lotta contro la discarica gestita dalla Oikos spa. Oggi sono i membri dell’opposizione (tra i quali gli ex candidati sindaco Concetto Roccasalva e Danilo Festa) a chiedere un intervento a Carrà attraverso un’interrogazione indirizzata anche all’assessorato regionale all’Ambiente e all’Energia. L’attenzione è inevitabilmente calamitata dall’inchiesta condotta da un pool creato dall’ex assessore regionale Nicolò Marino che ha riscontrato diverse irregolarità sia nella gestione dell’impianto chiuso da un anno di contrada Tiritì che in quello nuovo nella contigua contrada Valanghe d’inverno. L’autorizzazione al conferimento è stata per la prima volta messa in discussione ed è in corso l’iter per sentire tutte le parti in causa (i due Comuni e l’azienda proprietaria); per questo anche il gruppo di consiglieri comunali – così come i comitati – hanno chiesto al primo cittadino se esprimerà un parere negativo.
Ma la Oikos è nel mirino dell’opposizione anche per il rinnovo del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti che fino a lunedì 30 verrà svolto dal consorzio Simco, tra i soci del quale figura proprio l’azienda di proprietà della famiglia Proto. Una contraddizione – raccolta e conferimento affidati a un unico soggetto – messa più volte in rilievo dalle parti politiche avverse anche durante l’amministrazione precedente, e che oggi torna alla ribalta data la scadenza del contratto. Il rapporto tra Oikos e Comune mottese è già condizionato da un pesantissimo debito – nove milioni di euro – vantato dall’amministrazione e arrivato al contenzioso legale. Per questi motivi i consiglieri domandano se il contratto verrà prorogato (e con quale copertura finanziaria) o se verrà affidato a un altro soggetto, come sta accadendo proprio in questi giorni nella vicina Misterbianco.
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