Motocross, nono titolo mondiale per Cairoli «Stagione fantastica, ma posso migliorare»

Dalla piccola Patti, che non fa neppure 15mila abitanti, fino al tetto del mondo. E per più volte. La storia di Antonio Cairoli, meglio conosciuto come Tony, si può effettivamente riassumere così. Appena qualche giorno fa ad Assen in Olanda, infatti, il talento siciliano si è nuovamente laureato campione del mondo di motocross dopo i titoli conquistati nel 2005, 2007 e dal 2009 al 2014. Un totale di nove titoli mondiali, non è un record, ma poco ci manca: a detenerlo è il belga Stefan Everts che di campionati ne ha vinti dieci. «Posso dire che è stata una stagione fantastica – ha spiegato il pilota a Eurosport , forse una delle migliori della mia carriera. Questo mi rende molto orgoglioso perché dopo tanti anni di gare e di vittorie sono riuscito a crescere ancora e sono convinto di potermi migliorare ancora di più». Cairoli è un campione abituato a vincere, ma questa volta il titolo è arrivato dopo non poche frustrazioni: «Questo è il primo titolo che conquisto con la KTM 450 – dichiara ancora il pilota al canale satellitare –. Per forza di cose devo considerarlo come speciale, anche perché è il primo anno che sono riuscito a guidarla senza essere condizionato da qualche infortunio. Inoltre quest’inverno abbiamo lavorato molto e bene per adattarla alle mie esigenze».

A condizionare il motociclista sono state le non perfette condizioni fisiche che negli ultimi due campionati non gli hanno consentito di rendere al meglio: «Negli ultimi due anni gli infortuni non mi hanno permesso di dare il meglio, per cui hanno dato ancora più valore a quest’ultimo riconoscimento iridato. Anche perché un titolo o due si possono vincere. Vincerne tanti, invece, non è proprio facile e in pochi ci sono riusciti». Diversi gli avversari su cui Cairoli ha dovuto avere la meglio per poter festeggiare il nono titolo iridato: «Jeffrey ha dimostrato di essere uno dei piloti più forti del mondo. Lui in questa stagione è riuscito a far crescere il livello generale del campionato insieme all’evoluzione delle moto, che consentono ai piloti di andare sempre più veloci. Prima dell’inizio della stagione, non pensavo solo a lui come avversario, ma sapevo di dover tenere d’occhio anche gli ultimi due campioni del mondo Gajser e Febvre. Poi a stagione in corso si cominciano a delineare meglio le forze in campo».

Il campione messinese ha anche spiegato come è nata in lui la passione per le moto: «Sono il quarto figlio e arrivavo dopo tre sorelle femmine – ha confessato a Vanity Fair –. Non mi piaceva andare a scuola e preferivo andare in moto. Mia madre non era molto d’accordo, lei avrebbe voluto per me un futuro nelle arti marziali e così mi dividevo tra scuola, palestra e moto. Alla fine però ha dovuto arrendersi, anche grazie ai risultati che cominciavano a darmi ragione: dovevo continuare a fare cross». Il motociclista, però, vuole anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto perché il motocross, rispetto ad altre discipline, ha poco spazio mediatico: «Questo è un vero peccato – ha dichiarato a Motosprint –, soprattutto perché è uno sport che ha un buon seguito di fans, ma non dalle tv o dalle radio che parlano solo di sport dove girano tanti soldi, tipo la Formula Uno, dove non c’è neanche un pilota italiano nella zona alta della classifica. Nella MotoGP ci sono Valentino e Dovizioso, ma anche il motocross fa parte del motorsport. Penso di aver fatto molto per questo sport, se non riusciamo a raggiungere i media non so cosa possiamo fare di più». Ma per Cairoli le soddisfazioni non sono finite qui: il prossimo 14 ottobre, infatti, il campione convolerà a nozze con Jill Cox, la storica fidanzata. La storia tra il pilota e la futura signora Cairoli va avanti dal 2005, mentre la proposta, con tanto di sì della ragazza, è arrivata lo scorso novembre durante le vacanze ad Abu Dhabi.

Luca Di Noto

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