Mostra del Cinema di Venezia: si spengono le luci

Ciao Julius e ciao a tutti i lettori,

dopo 17 ore di treno sono finalmente riuscito a rientrare in quel di Catania. Perdonatemi ma solo ora riesco a sedermi davanti al computer per leggere tutti i vostri messaggi. Inanzitutto ci tengo a specificare che riguardo ai vincitori i miei non erano pronostici ma cronaca di quanto tra giornalisti e spettatori circolava sugli eventuali premi nel sottobosco della sala stampa e delle interminabili code per entrare alle proiezioni.

Nel merito: il premio dato a Giovanna Mezzoggiorno, per quanto brava, è apparso più che altro il frutto delle pressioni di Rai Cinema per poter aver assegnato almeno un premio ad uno dei suoi film in concorso. In realtà la Coppa Volpi doveva andare ad Isabelle Huppert per la quale è stato rispolverato un ridondante premio, “per il complesso della carriera”, a mò di parziale risarcimento. Giusta invece la vittoria di David Strathairn, molto bravo dentro il suo complesso personaggio nel film di Clooney. Non ho visto il film vincitore quindi a riguardo non esprimo nessuna considerazione. Giustissimo il Premio Speciale della Giuria per la pellicola, “Mary” di Abel Ferrara, secondo me la cosa migliore vista quest’anno a Venezia ed azzeccati anche i premi alla regia ed alla sceneggiatura per le pellicole di Garrel e Clooney. 

Per i film che Julius suggerisce: si per “Les amants réguliers” (potete vederlo già questa notte su “Fuoriorario” grazie ad una spericolata azione di Ghezzi che è riuscito ad averlo prima del suo approdo nelle sale), si anche per “Goodnight, and good luck” perchè esso è una voce politicamente fuoricoro nel panorama americano, anche se prodotto ad Hollywood (Clooney in futuro dovrà stare attento), no invece per “Garpastum” pellicola assolutamente convenzionale, dalla lentezza estenuante e con un plot originale ma non sviluppato (si attende per due ore l’inizio di qualcosa che in realtà non inizierà mai). Di mio vi posso suggerire: ovviamente “Corpse Bride”, ma anche qualche altra opera di cui le cronache ufficiali si occupano poco perchè non sono realizzate ed interpretate da grandi star.

“Naboer” del norvegese Pal Sletaune”, thriller psicologico sorprende per emotività e costruzione narrativa; “Edmond” di Stuart Gordon (autore in passato del cult horror-spaltter “Re-Animator”), tratto da un’opera di David Mamet con un eccezionale William H. Macy ed infine “Everything is illuminated” dell’attore-regista Liev Schreibrer(era il candidato alla vice-presidenza nel film di Demme “The Manchurian Candidate”) che per quanto non sia un grande interprete ha invece dimostrato in questa sua pellicola (commedia agro-dolce di incroci inter-etnici nell’Ucraina di oggi) di aver un discreto talento dietro la macchina da presa.

Tutti questi film li potrete trovare solo, ovviamente, comportandovi da pirati su internet perchè nelle sale italiane usciranno difficilmente. Infine da non dimenticare il mio preferito e cioè “Mary” del geniale Abel Ferrara di cui ho già parlato in precedenza e ,se potete, quanto più opere riuscite a reperire di Miyazaki perchè è un autore che vale realmente la pena di conoscere (è in uscita nelle sale “Il castello errante di Howl” e io personalmente vi consiglio “Porco Rosso” ambientato nell’Italia tra le due guerre e che ha come protagonista un uomo trasformato in maiale da un misterioso incantesimo, che diviene un asso dell’aviazione: tanto vi dovrebbe bastare per capire la misura della fantasia di quest’uomo) . Spero di esservi stato utile e per qualsiasi altra cosa, sarò lieto di rispondere a tutti voi. Buona visione.

                                                                    Davide