Non ci saranno funerali pubblici per Stefano Ganci. Questa la decisione del questore di Palermo, Renato Cortese, che ha imposto le esequie private per il 55enne morto nell’ospedale di Parma così come Totò Riina, di cui era stato un fedelissimo.
Stefano Ganci, figlio del boss della Noce Raffaele e fratello del mafioso Mimmo e del pentito di mafia Calogero Ganci, era considerato un killer spietato al soldo dei corleonesi. Per questo stava scontando l’ergastolo a Parma quando è stato colto da una crisi cardiaca. L’uomo soffriva da tempo di una grave patologia.
Da giovanissimo aveva preso parte attiva in diversi omicidi di mafia, tra cui quelli di Rocco Chinnici e di Ninni Cassarà, rispettivamente nel 1983 e nel 1985. Sul suo capo pesava anche una condanna a 26 anni per avere fatto parte degli esecutori della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.
Eccezionale intervento chirurgico al Garibaldi Nesima di Catania. L’equipe multidisciplinare composta dall’unità operativa di Urologia,…
Nel vasto panorama delle soluzioni digitali per le aziende italiane, TeamSystem brilla come un faro…
Nuovo appuntamento con il Lungomare Fest domenica 5 maggio e altra chiusura al traffico veicolare del lungomare…
La prima domenica del mese al Museo torna il 5 maggio con ingressi a tariffa…
Avrebbero rubato decine di profumi in aeroporto prima di imbarcarsi per Palermo. Nove uomini tra…
Avrebbero rubato diverse auto nella stessa sera nel centro storico di Catania. Poi avrebbero contattato i…