Montelepre caput mundi, la strage di Portella  «Racconto la prima bufala del secolo scorso»

«Oggi siamo ormai abituati a termini come bufala o fake news, ecco, la storia che vi racconto è la prima bufala italiana del secolo scorso». Maurizio Castagna introduce così il suo Montelepre Caput Mundi, fresco di stampa, presentato a Palermo nel pomeriggio di sabato.

Spulciando tra i documenti degli archivi militari, tra le carte e le sentenze dei processi, a 70 anni dalla strage di Portella della Ginestra, lo scrittore napoletano effettua una rilettura dei fatti storicamente accertati. Una storia siciliana di patrioti, banditi e lotte sociali, in un libro che ripercorre, provando a fare chiarezza, un episodio ancora oscuro della storia dell’Italia repubblicana. «Mio nonno e mio padre sono siciliani ed io ho vissuto qui per sedici anni – racconta Castagna – Ma ciò che più mi ha spinto ad approfondire l’argomento è stato il film Segreti di Stato di Benvenuti».

Era il primo maggio del 1947 quando a Portella della Ginestra, nel territorio di Piana degli Albanesi, circa duemila persone celebravano la festa dei lavoratori e la vittoria del Blocco del Popolo alle recenti elezioni regionali. All’improvviso, dai monti circostanti, spari di arma da fuoco – all’inizio scambiati per mortaretti celebrativi – che perdurarono per almeno un quarto d’ora. Undici i morti e più di trenta i feriti. Della strage venne accusata la banda Giuliano con a capo l’indipendentista e bandito Salvatore Giuliano. Perché proprio quel giorno? E perché quei lavoratori? Castagna, interrogandosi sul movente della strage, inizia la ricerca di approfondimento che lo porterà a Roma tra gli archivi storici dell’aeronautica e dei carabinieri. Uno studio intenso e faticoso, durato quattro anni, conclusosi con la stesura e la pubblicazione del libro.«Ho letto una mole infinita di dati – spiega Castagna – è stato più pesante di una maratona di nuoto! Ma era importante farlo, erano le fonti a guidarmi, a cambiare le mie ipotesi».

In Montelepre Caput Mundi l’interpretazione dei fatti secondo lo scrittore napoletano, scaturita dall’analisi dei documenti, alcuni di questi inediti, riportati nell’appendice del libro. Una storia interessante, ancora irrisolta, rivolta ad un lettore critico pronto a reinterpretare la storia, spesso raccontata con troppa superficialità e retorica. «Mi sono reso conto di come – conclude Castagna – se ci si allontana dal diplomatico occhio, teso a non disturbare il manovratore, i fatti possono essere riletti in modo diverso e di come la verità è ben oltre il muro di gomma creato».

Partito da Palermo, il tour di Castagna farà tappa a Niscemi il 9 Aprile, presso la Biblioteca Comunale, per poi passare da Messina, Imola, Napoli, la città natale dello scrittore, ed altre.

Maria Vera Genchi

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