Sarà ricordato questa mattina a Monreale il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, ucciso dalla mafia la notte del 4 maggio 1980. Il militare fu eliminato da un commando di tre persone che entro’ in azione mentre Basile rientrava a casa insieme alla moglie e alla figlia di 4 anni.
L’omicidio di Emanuele Basile, ricostruito successivamente nel corso della lunga storia processuale, fu ordito da un commando composto da Vincenzo Puccio (poi assassinato nel carcere dell’Ucciardone a colpi di bistecchiera), Armando Bonanno (successivamente “inghiottito” dalla lupara bianca) e Giuseppe Madonia, della “famiglia” di Resuttana. A fornire il supporto logistico, invece, fu Giovanni Brusca, così come egli stesso ammise. I tre killer furono prima bloccati, poi rilasciati. Ci vollero ben sette processi perché fossero condannati definitivamente all’ergastolo, assieme ai boss della commissione di Cosa Nostra.
Sul luogo dell’eccidio, dove una lapide ricorda il valore del capitano Basile oggi sarà deposta una corona d’alloro. Alla cerimonia saranno presenti diverse autorità civili, militari e religiose.
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