I carabinieri del gruppo di Monreale hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni per un milione e mezzo euro nei confronti di Giuseppe Caramazza ritenuto esponente della famiglia mafiosa di Monreale. Il provvedimento emesso dalla Sezione Penale Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo e confermato dalla Corte di Cassazione.
La misura di prevenzione ha origine dalle attività svolte dal Nucleo Investigativo di Monreale, che hanno portato alla cattura del latitante Giuseppe Balsano, avvenuta il 21 maggio 2002, ritenuto capo della famiglia mafiosa. Nel corso delle indagini era stato documentato il legame tra Giuseppe Caramazza ex insegnante di Monreale e Giuseppe Balsano, che a lui aveva affidato il ruolo di investire gli ingenti capitali illeciti frutto della capillare attività di estorsione e di imposizione di lavori alle numerose imprese colluse o controllate dalla famiglia monrealese e gestire i beni e le società della famiglia.
Sono stati confiscati tre appartamenti a Monreale, due fabbricati rurali a San Martino delle Scale, frazione di Monreale, un box a Monreale, un appartamento a Palermo, numerosi terreni agricoli in Castellammare del Golfo (Tp), Favara (Ag) e Monreale; sette società attive nel settore edile.
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