L’ampliamento dell’elettorato attivo per le elezioni del rettore che allarga il diritto di voto di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, l’istituzione di due nuovi organi collegiali (la consulta degli studenti e il Collegio dei direttori di dipartimento) e del Polo scientifico-tecnologico che renderà operativa la neo-costituita struttura scientifico-didattica del Politecnico del Mediterraneo. Sono numerose e di una certa rilevanza per la comunità accademica, le novità approvate nella seduta del Senato accademico dello scorso 23 luglio che ha modificato alcuni articoli dello Statuto dell’Università di Catania, in qualche caso integrandolo con articoli redatti ad hoc.
Si tratta in particolare del comma 5 dell’art. 8 che riguarda le funzioni e le modalità di elezione del rettore dell’Università di Catania. Una delle modifiche più ragguardevoli è infatti quella che modifica la rappresentanza elettorale degli studenti, garantendolo «a tutti i rappresentanti in seno al Senato Accademico, al Consiglio di Amministrazione, ai Consigli di facoltà, al Consiglio di amministrazione dell’Ersu, al Casr e al Cus alla data di indizione delle elezioni» – e non più, quindi, soltanto ai cosiddetti “grandi elettori”. Questo consentirà di semplificare e di ridurre di costi delle procedure elettorali per la componente studentesca, alleggerendo inoltre agli studenti l’impegno della campagna elettorale.
Ma non è tutto, «l’elettorato attivo – recita lo Statuto – spetta altresì agli studenti-candidati primi dei non eletti, appartenenti alle due liste più votate al Senato Accademico, al Consiglio di Amministrazione, al Consiglio di Amministrazione dell’Ersu, al Casr, al Cus, nei Consigli di facoltà»; per ciascuna delle due liste, inoltre, il numero degli studenti che acquisiscono così il diritto di voto varierà a seconda del singolo organo. Le modifiche vanno inoltre ad allargare le file dei docenti, ai titolari del diritto di voto per eleggere il rettore si aggiungono infatti i “Ricercatori non confermati”.
A completare il quadro delle modifiche riguardanti l’ampliamento dei titolari di diritto al voto per l’elezione del rettore, si aggiungono inoltre le modifiche del Regolamento generale d’Ateneo, in cui si stabilisce che il peso del voto attribuito al personale tecnico-amministrativo – che è ponderato sul numero dei docenti aventi diritto – passa da 5 a 10 punti percentuali.
Sono queste soltanto alcune delle promesse elettorali già mantenute dal rettore Antonino Recca a meno di un anno dal suo insediamento: «Prima ancora di essere eletto – spiega – e ancor di più al momento della conferma dell’elezione, avevamo preso degli impegni con tutto l’Ateneo, con i docenti, con il personale tecnico-amministrativo, oltre che con gli studenti che sono il fulcro dell’interesse di questa Università. Con le modifiche allo Statuto e al Regolamento Generale, approvate dal Senato accademico in questa occasione, si ricambia la fiducia già dimostrata dall’ateneo nei miei confronti e si pongono le basi per lavorare sempre meglio, perché tanto c’è ancora da fare, dando più voce al personale e agli studenti, grazie anche all’istituzione di un nuovo organo collegiale che li coinvolge direttamente: la Consulta degli Studenti».
Sono due infatti gli articoli dello statuto che sono stati inseriti ex novo (art. 13 bis e 13 ter) e che istituiscono due importanti organi: si tratta del Collegio dei direttori di dipartimento e della Consulta degli studenti, appunto. Il primo organo, composto dai direttori di dipartimento, è un organo di coordinamento interdipartimentale che avrà funzioni di raccordo delle politiche di ricerca scientifica e sarà coordinato da un presidente. La Consulta degli studenti invece è l’organo di coordinamento costituito dai rappresentanti degli studenti in seno al Senato accademico, al Consiglio di Amministrazione, all’Ersu, al Casr e al Cus e da uno studente di ciascuna facoltà eletto dai rappresentanti degli studenti nei Consigli di facoltà. Ma quali funzioni potrà svolgere la Consulta? L’organo studentesco, che si riunirà pubblicamente e che si doterà di un proprio presidente, potrà richiedere agli organi di governo la conduzione di indagini conoscitive sulle questioni riguardanti l’attività didattica, i servizi agli studenti, il diritto allo studio.
Un’altra importante novità da rilevare è poi quella che riguarda il neo-costituito Politecnico del Mediterraneo: all’art. 28 bis dello Statuto (anche questo articolo è del tutto nuovo) si stabilisce infatti l’istituzione di un “Polo scientifico tecnologico”, dotato di autonomia gestionale e amministrativa, e costituito da strutture di servizio per la didattica e la ricerca che saranno impiegate nell’ambito delle attività previste nell’accordo recentemente siglato dalla Regione Siciliana e dagli atenei di Palermo, Messina, Enna e Catania che ha istituito la struttura di eccellenza che avvierà le proprie attività didattiche entro il 2008/2009.
Link: http://www.bda.unict.it/Pagina/It/Notizie_1/Comunicazioni_dal_Rettore_2/0/2007/07/30/725_.aspx
da Bollettino d’Ateneo
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