Modica, la coperta delle mamme per i senzatetto  «Vogliamo che la città sia un luogo meno freddo»

«Stiamo tessendo questa coperta per trasformare la città in un ambiente meno freddo». Armate di gomitoli di lana colorata e uncinetto, dallo scorso marzo, lavorano alla coperta delle mamme di Modica. «In realtà, non siamo solo madri inteso nel senso biologico o adottivo del termine – spiega a MeridioNews Arianna Salemi che è l’ideatrice del progetto – perché per noi “mamma” sono tutte le persone che si occupano dei figli di un’intera comunità». 

Mattonella dopo mattonella, il proposito è quello di coprire la scalinata della chiesa di San Giovanni a Modica alta, nella parte più antica della città. Il progetto ha radici lontane. Nel 2015 Arianna crea un gruppo su Facebook di mamme modicane «per fare in modo che avessero maggiori relazioni tra loro anche perché – ammette da madre – spesso, specie quando i bambini sono piccoli, le donne si sentono più isolate dal contesto sociale: in molti casi costrette a lasciare il lavoro, non partecipano più con la stessa facilità di prima alla vita sociale per stare dietro alle esigenze dei figli». Dal gruppo social virtuale alle riunioni dal vivo il passo è breve

«Abbiamo cominciato con varie raccolte di vestiti e giocattoli per i bambini che arrivavano in Sicilia dagli sbarchi delle navi dei migranti – ricorda Arianna – Poi, nel 2017, ci siamo anche intestate la battaglia per avere una biblioteca comunale in città e, grazie anche a tutte le associazioni locali che hanno aderito, l’abbiamo ottenuta». Sei mesi fa, poi, nasce l’idea della coperta. «Quasi per caso – racconta – perché una mia amica ha postato sul nostro gruppo Facebook una fotografia di un grande lavoro all’uncinetto che sullo sfondo aveva la scalinata di una chiesa di chissà dove». Quell’immagine accende una lampadina in Arianna che, già da tempo, pensava all’idea di un progetto solidale che coinvolgesse anche la parte della città «che rimane sempre più nell’ombra rispetto alle altre due (Modica sorda e Modica alta, ndr)». 

Da quando la coperta ha preso forma, arrivano per posta in dono gomitoli di lana o cotone e anche mattonelle già pronte da ogni parte d’Italia. «Non verrà fuori una sola coperta – precisa Arianna – ma diverse che doneremo alle parrocchie di Modica e anche alla varie Caritas della provincia. Stiamo provando anche a entrare in contatto con alcune associazioni di volontariato che si occupano di assistenza ai senzatetto perché – aggiunge – è a loro che vorremmo che andassero senza differenza di provenienza, cultura, colore della pelle, lingua o religione. Proprio come una madre non fa mai differenza tra i propri figli». 

Nei giorni in cui è arrivata l’approvazione del decreto sicurezza bis, «abbiamo deciso di fare la nostra parte per denunciare un provvedimento che riteniamo inumano: abbiamo cucito tutti insieme leggendo la Costituzione. Una volta finite – conclude Arianna – queste coperte scalderanno fisicamente chi ne ha bisogno, intanto per il momento creano una buona dose di calore umano». 

Marta Silvestre

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