Minori dell’Obbligo formativo abbandonati: interrogazione del PD all’Ars

L’ATTO E’ FIRMATO DALLE PARLAMENTARI DI SALA D’ERCOLE MARIELLA MAGGIO E ANTONELLA MILAZZO
(In calce il testo integrale dell’interrogazione)

Il comparto dell’Obbligo formativo (Oif) in Sicilia è in ginocchio. In una interrogazione parlamentare Antonella Milazzo e Mariella Maggio, del Partito Democratico, chiedono contoall’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.

L’Obbligo scolastico è materia di rango costituzionale e dovere delle istituzioni garantire a tutti i livelli. In Sicilia l’alternanza scuola-formazione-lavoro è garantita dalla rete degli enti formativi, per lo più di ispirazione cattolica, che operano nei territori considerati da sempre difficili.

Il settore è in grande sofferenza a causa dell’inadeguatezza del Governo regionale, incapace di garantire l’erogazione del servizio in maniera ordinaria. Ritardi e disfunzioni che bloccano da un anno l’avvio delle terze annualità e non c’è alcuna certezza sull’avvio delle attività dell’anno scolastico 2014/2015. Senza parlare delle rendicontazioni ferme al palo da anni e del mancato flusso dei finanziamenti che ha prosciugato le capacità finanziarie degli enti formativi.

Il comparto, intanto, si è ‘rivoltato’ contro il Governo regionale sordo e distratto. Molti enti formativi hanno già sospeso le attività, costretti dall’assenza di prospettiva e dai ritardi nell’erogazione dei finanziamenti da parte dell’assessorato regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale.

Sono i minori nella fascia compresa tra i 14 ed i 17 anni a pagarne le spese e con loro le famiglie. A ciò va aggiunto che il personale degli enti formativi, impegnato nell’attività corsuale non percepisce le retribuzioni da oltre un anno con punte di 27 mensilità.

Un quadro desolante e davvero preoccupante, se si pensa che in ballo c’è il futuro dei minori, peraltro in obbligo scolastico, ed il futuro di un pezzo della società siciliana.

A rimarcare lo stato di cose nel settore dell’Oif, che rischia di degenerare nell’interruzione del servizio di natura pubblica, sono, come già ricordato, Antonella Milazzo e Mariella Maggio, parlamentari del Partito Democratico all’Ars.

In un’interrogazione diretta all’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, ed all’assessore all’Economia, Roberto Agnello, le citate parlamentari del PD evidenziano l’emergenza del comparto e e chiedono, al Governo di procedere, senza ulteriore indugio, all’erogazione delle tranche di finanziamento dovute per i corsi finanziati e già rendicontati a valere sull’Avviso 19/2011, al fine di garantire il diritto allo studio, alla istruzione ed alla formazione previsti dalla Costituzione .

Attraverso l’interrogazione le parlamentari rimarcano che potrebbe configurarsi il mancato assolvimento dell’obbligo scolastico.

In altre parole, l’interruzione di pubblico servizio che sarebbe provocato, si legge nell’atto parlamentare, nell’impossibilità per gli enti formativi di avviare il nuovo anno scolastico a causa della perdurante incertezza circa l’erogazione dei finanziamenti dovuti da parte della Regione siciliana.

Altro aspetto oggetto di riflessione da parte delle due deputate è il notevole ritardo con il quale l’assessorato regionale alla Formazione professionale si è approcciato al problema.

Difatti a nulla vale il rilievo del blocco alla spesa, dovuto ai vincoli imposti dal Patto di stabilità. È da mesi, troppi, che gli enti non ricevono alcun finanziamento e da anni non si rendicontano i corsi già ampliamente chiusi.

Ed inoltre, si legge sempre nell’interrogazione, “al mancato avvio dell’anno scolastico, si aggiungono i problemi relativi al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori del settore”.

È chiaro il segnale che emerge dalla presentazione dell’interrogazione diretta al Governo regionale, e segnatamente agli assessori Scilabra e Agnello.

Il malcontento sull’operato della ‘pupilla’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, è sempre più forte.

Il segmento dell’Obbligo scolastico è divenuto una polveriera. Gli enti hanno iniziato in tutta la Sicilia a sospendere le lezioni, a causa della pessima situazione finanziaria dovuta a i ritardi del Governo regionale nell’erogazione dei finanziamenti, con conseguente riversamento per le strade dei minori demotivati e con condizione socio-culturale a rischio di esclusione sociale.

È questa è una maniera per contrastare la dispersione scolastica? È così che si contrasta la criminalità organizzata che, spesso, assolda proprio i minori oggetti di disagio sociale?

Aggiungiamo che è previsto un incontro, per il 29 settembre prossimo, tra i rappresentanti degli enti cattolici e non, impegnati nel comparto dell’Oif e l’assessore Scilabra per fare il punto sull’emergenza.

Quello dell’Oif, lo reiteriamo, è un argomento di quelli caldi per i possibili risvolti sociali devastanti specie in una Regione, come la Sicilia, ad altissima presenza della criminalità organizzata e della mafia.

Un territorio caratterizzato dalla fortissima presenza di quartieri a rischio devianza giovanile nelle grandi aree metropolitane, ma anche di città e paesi dove la dispersione scolastica raggiunge percentuali allarmanti. La Sicilia vanta un primato mortificante, è la Regione con il più alto tasso di dispersione scolastica d’Italia.

Eppure il Governo regionale, va sottolineato, persevera nell’atteggiamento ostile nei confronti della filiera dell’Obbligo scolastico i cui corsi, come dicevamo, sono erogati, per lo più, dagli enti formativi. Comportamento senza precedenti che, tra ritardi nelle procedure di avvio delle annualità e mancata erogazione dei finanziamenti previsti, ha messo in ginocchio l’intero comparto.

Di seguito, l’interrogazione con risposta orale firmata dalle parlamentari del Pd, Antonella Milazzo e Mariella Maggio.

All’Assessore per l’Economia e all’Assessore per l’istruzione e la formazione professionale

Premesso che:

Il diritto-dovere all’istruzione può essere adempiuto sia con l’iscrizione alle scuole statali che con la frequenza dei corsi sperimentali di istruzione-formazione;

Si tratta di un segmento di istruzione alternativa che svolge la funzione di professionalizzare i giovani formando competenze utili ad un inserimento lavorativo, in grado, altresì, di offrire nuova motivazione verso l’apprendimento, soprattutto per quei giovani con carriere scolastiche non lineari, demotivati e con condizione socio-culturale a rischio di esclusione sociale;

I corsi OIF intercettano giovani, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, a fortissimo rischio di dispersione scolastica, con trascorsi scolastici caratterizzati da insuccessi e che non avrebbero mai più frequentato la scuola pubblica;

I corsi per l’assolvimento dell’obbligo formativo consentono l’accesso al mondo del lavoro con l’acquisizione di titoli professionalizzanti, alla fine del terzo anno; qualora lo volesse, il giovane può frequentare il 4° anno e conseguire il diploma tecnico-professionale;

Considerato che:

Nei giorni scorsi, è stato lanciato l’allarme circa l’impossibilità di avviare il nuovo anno scolastico da parte degli enti gestori a causa della perdurante incertezza circa l’erogazione dei finanziamenti dovuti da parte della Regione siciliana;

La motivazione addotta per il mancato pagamento è relativa allo sforamento del patto di stabilità, eventualità ampiamente prevista già da qualche mese ma che non ha trovato, nelle more, adeguate soluzioni;

Al mancato avvio dell’anno scolastico, si aggiungono i problemi relativi al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori del settore;

Rilevato che:

Quanto descritto si traduce in un profondo disagio per centinaia di ragazzi, già svantaggiati in partenza per il contesto sociale dal quale provengono, ai quali non viene offerta alcuna alternativa alla strada;

Potrebbero configurarsi responsabilità discendenti dal mancato assolvimento dell’obbligo scolastico;

i corsi di formazione-istruzione costituiscono, nell’assenza di altre istituzioni, l’ultimo presidio in grado di impedire gravi fenomeni di esclusione sociale e provare ad indirizzare adolescenti spesso a rischio devianza verso percorsi di socializzazione

Per sapere:

se non ritengano di dovere, senza ulteriore indugio, procedere all’erogazione delle tranche di finanziamento dovuto per i corsi finanziati, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio, alla istruzione e formazione garantiti dalla Costituzione.

MILAZZO

MAGGIO

Giuseppe Messina

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