Milazzo, in spiaggia scoperta altra discarica di rifiuti interrati Trovati inerti. Protezione civile: «Indivudare il responsabile»

È stata ordinata l’interdizione di un nuovo tratto della spiaggia di Ponente a Milazzo. A fare
scattare il provvedimento della Regione Siciliana è un deposito di rifiuti interrati provenienti da
demolizioni edilizie e lo sversamento di liquami.
Nei giorni scorsi, la presenza della Soprintendenza in loco in merito ad alcuni reperti archeologici aveva
accertato la presenza di rifiuti a meno di dieci metri dalla battigia, determinando l’ordinanza a firma del dirigente della struttura Ambiente e Territorio del Demanio,
Giuseppe Nicocia. Il Comune di Milazzo ha già delimitato e segnalato la zona. 

«Non mi
stupisce il rinvenimento di quell’area
– afferma il sindaco Pippo Midili – È in
continuità con la discarica scoperta un anno fa. In effetti, quel dosso artificiale, più alto
sia del livello sia del mare che della spiaggia, era già evidente dopo la mareggiata del 2019
ma non era stato messo in sicurezza».
Mentre l’ammasso di detriti è ancora lì, resta da capire quale iter avviare perché si passi alla
fase successiva: quella della bonifica. Il rischio dovrebbe essere minimo perché l’analisi dell’Arpa, effettuata subito dopo la mareggiata, aveva trovato una bassa concentrazione dei
contaminanti
nel sito. «La bonifica è l’ultimo degli interventi previsti nel codice ambientale –
precisa il dirigente del dipartimento regionale di Protezione Civile Salvo Cocina -. Innanzitutto bisogna
individuare il responsabile dell’inquinamento». Il tutto nel rispetto del principio fondamentale della normativa ambientale secondo cui chi inquina, paga. «Se il responsabile non è individuato – continua
Cocina – la responsabilità ricade sul proprietario del terreno», che in questo caso è il
demanio. 

Di recente il consigliere di Adesso Milazzo, Antonio Foti, ha presentato un’interrogazione in cui, facendo riferimento alla legge di bilancio 2019 che ha stanziato delle
somme per gli interventi di ripristino ambientale dei cosiddetti siti orfani, ovvero siti
contaminati per i quali il responsabile dell’inquinamento non è individuabile chiede se le risorse possano essere usate per la discarica di Milazzo. Resta da capire se la discarica di Ponente possa o meno essere considerata un sito orfano.

Erika Bucca

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