Avrebbe intimorito un ragazzino di 12 anni per convincerlo a dichiarare di essere suo figlio e così sperare di rimanere in Italia. È quanto scoperto dalla polizia di Ragusa, poco dopo uno sbarco di migranti nel porto di Pozzallo. Gli agenti hanno fermato due persone accusate di essere gli scafisti delle due imbarcazioni soccorse nel Mediterraneo. Si tratta di due tunisini: Haitem Dahman e Chahed Lassad, entrambi 34enni.
Fondamentale per la ricostruzione della vicenda è stato il contributo di un’altra migrante, una donna originaria della Costa d’Avorio, che ha confidato alla polizia che il ragazzino non era realmente figlio dell’uomo. Lo scafista gli avrebbe detto: «Devi dire che sei mio figlio altrimenti mi mandano di nuovo in Tunisia». Il piano, però, sarebbe fallito.
Ascoltato dal personale della squadra mobile, il 12enne ha raccontato di essere partito da solo dalla Tunisia, ammettendo di non conoscere l’uomo. Il ragazzino adesso è stato affidato a una comunità, mentre lo scafista è stato portato in carcere, in attesa che si concluda l’iter per il rimpatrio.
Ha voluto brindare al nuovo anno violando la misura degli arresti domiciliari, ma l’evaso è…
Agenti della polizia di Stato hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal Gip di…
Un dirigente medico è stato aggredito, con un pugno al volto e poi colpito con…
Partenza al rallentatore in Sicilia per il via alla stagione dei saldi invernali. Tanta gente in giro…
Ma quanto siete ignoranti i siciliani. Ma quanto siete subalterni. Ma rimettete subito al suo…
Un uomo di 79 anni è stato trovato morto ieri sera nella sua abitazione a…