Migranti, la finanza notifica decreto di confisca di Alex Casarini: «Reiterazione? Sconfinamento per il vento»

«Chiaramente le stanno provando tutte per bloccarci, ma stiamo preparando il ricorso». Commenta così Luca Casarini, fondatore dell’ong Mediterranea Saving Humans, protagonista nei giorni scorsi dello sbarco a Lampedusa, al culmine di un braccio di ferro che ha ricordato quello di Sea Watch 3 con al timone Carola Rackete. Dopo l’apertura dell’inchiesta penale da parte della procura di Agrigento, che ha iscritto nel registro degli indagati il comandante Tommaso Stella e il capo della missione Erasmo Palazzotto, nelle scorse ore l’ong italiana ha ricevuto una nuova notifica da parte della guardia di finanza del sequestro amministrativo finalizzato alla confisca dell’imbarcazione. 

Il provvedimento di natura amministrativa richiama i contenuti del decreto Sicurezza bis, nel passaggio in cui, parlando delle conseguenze derivanti dal mancato rispetto del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane, si esplicita che «in caso di reiterazione con l’utilizzo della medesima nave, si applica la sanzione accessoria della confisca della nave, previo immediato sequestro cautelare». Ma in cosa consiste la reiterazione di cui si sarebbe reso protagonista il veliero Alex? La polizia giudiziaria avrebbe conteggiato come sconfinamento anche un episodio accaduto prima che il capitano Stella decidesse di entrare nelle acque italiane, in seguito al rifiuto di arrivare fino a Malta. «Hanno tenuto in considerazione un ingresso con la punta della nave causato dal vento – commenta l’avvocata Serena Romano -. Di certo è una contestazione un po’ particolare, se consideriamo che è stata fatta diversi giorni dopo i fatti e successivamente all’ingresso vero e proprio di Alex»

A dovere convalidare il provvedimento, che oltre a comprendere anche la prima sanzione pecuniaria per comandante e armatore della nave ne somma un’altra, dovrà essere il prefetto di Agrigento Dario Caputo. «Non ho ancora esaminato la proposta della polizia giudiziaria – dichiara a MeridioNews -. Ma prima della decisione bisognerà aspettare le controdeduzioni che certamente arriveranno da Mediterranea». Trattandosi di provvedimenti amministrativi, i tempi per la decisione sono più lunghi. L’ong, infatti, ha 30 giorni per opporsi.

Simone Olivelli

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