«Siamo completamente d’accordo con Papa Francesco e apprezziamo molto le sue parole, soprattutto quando afferma che è un attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel Canale di Sicilia». Mentre assiste alle operazioni di sbarco dei 410 migranti siriani, maliani e nigeriani, il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, commenta le parole del Pontefice.
«A nome dei Comuni siciliani – aggiunge – avevo già avuto modo di esprimere, personalmente, l’apprezzamento e la gratitudine al Santo Padre per il suo magistero, confermando la cultura dell’accoglienza delle comunità siciliane, che contrasta con gli egoismi europei, che determinano una soffocante complicità e un vero e proprio genocidio».
Ma adesso «più che mai», secondo il primo cittadino, occorre che «l’Europa e tutta la Comunità internazionale ascoltino le parole del sommo pontefice e fermino questa strage degli innocenti». Orlando torna a puntare il dito contro il permesso di soggiorno, «un vero e proprio strumento di tortura».
«È ora che gli Stati europei si rendano conto che verranno considerati responsabili e complici di questo genocidio come gli italiani e i tedeschi nei riguardi degli stermini nazifascisti. È ora – conclude Orlando – di sbaraccare un sistema criminogeno di visti, contabilità disumane e proibizionismo che producono stragi e alimentano la criminalità organizzata».
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