Microcredito/ I numeri a Cinquestelle nei primi cinque giorni dall’attivazione

CIRCA 2 MILA LE ISTANZE PRESENTATE E SOTTOSCRITTE TRAMITE E-MAIL. OLTRE 300 TELEFONATE DI RICHIESTA DI SUPPORTO. PIU’ DI 4 MILA VISITATORI AL SITO IMPACTHUB SICILIA. LE PROCEDURE DA ESEGUIRE, L’ELENCO DELLE SPESE AMMISSIBILI E LA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE

Fondo per il Microcredito Siciliano: circa 2 mila istanze già sottoscritte tramite e-mail, oltre 300 telefonate di richieste di supporto, e più di 4 mila visitatori al link del sito di Impacthub Sicilia (http://siracusa.impacthub.net/credito-e-microfinanza/), raggiungibile anche tramite la pagina ufficiale M5s (http://www.sicilia5stelle.it/microcredito/).

Sono questi i numeri da capogiro, che riguardano le richieste di accesso al Fondo per le Piccole e medie imprese, lanciato dal Movimento 5 Stelle Sicilia in occasione della visita di Grillo a Palermo la settimana scorsa, e ormai attivo da cinque giorni. Il Fondo per il Microcredito in Sicilia è finanziato attraverso parte dello stipendio (il 70 percento) che i parlamentari Cinquestelle all’Ars “tornano indietro e restituiscono ai cittadini”.

Gli stessi parlamentari, intanto, continuano a lanciare l’invito rivolto a tutti gli altri deputati, affinché contribuiscano a rimpinguare il Fondo con parte dei loro stipendi; “anche solo il 10 per cento”, affermano speranzosi dal Movimento. “In ogni caso – aggiungono – potrà contribuire chiunque altro abbia la disponibilità e la volontà di essere protagonista di questa iniziativa”.

E’ bene precisare, infatti, che il Fondo possiede un Iban attraverso il quale è possibile versare somme all’interno, contribuendo il tal modo ad un sogno, oggi divenuto realtà, tutto siciliano.

Dall’Assemblea regionale, i deputati precisano che il Movimento 5 stelle, non essendo un mediatore, non può mettere in contatto direttamente o indirettamente i cittadini con gli enti di credito. Non gestisce, inoltre, in alcun modo, le pratiche inoltrate che saranno prese in esame da enti terzi. Così come lo stesso modulo per richiedere maggiori informazioni o per richiedere un appuntamento, si trova solo sul link già indacato:http://siracusa.impacthub.net/credito-e-microfinanza/. Sempre Impacthub Sicilia si occuperà di rispondere alle mail pervenute e fornisce assistenza diretta telefonica.

“I numeri delle richieste sopraggiunte in soli cinque giorni – afferma Giorgio Ciaccio, deputato M5s all’Ars e componente della commissione Bilancio – sono numeri importanti, che parlano di crisi ma, anche e soprattutto, di speranze. I siciliani dimostrano di avere voglia di investire, di partecipare attivamente alla ripresa di questa terra”.

Il Fondo è una grande opportunità messa a disposizione delle micro, piccole e medie imprese siciliane già iscritte al Registro delle imprese o di nuova registrazione. Novità del Fondo: per l’accesso al credito non ci sarà bisogno di alcuna garanzia personale (sarà lo stesso Fondo a fungere da garante); e i tassi bassissimi del prestito (viene precisato nuovamente, infatti, che non si tratta di finanziamenti a fondo perduto ma di prestiti con un tasso di interessi bassissimo).

Visto il numero elevatissimo delle richieste pervenute in soli cinque giorni, e di quelle che verranno, da Impacthub viene ribadita la volontà di presa in esame di ogni proposta pervenuta e si dichiarano disponibili ad un miglioramento in itinere del servizio.

A seguire le principali informazioni per la richiesta di accesso al Fondo per il microcredito siciliano.

Spese ammissibili oggetto di finanziamento alle PMI: Investimenti in beni immateriali (es. spese di ricerca e sviluppo, brevetti, licenze ecc.); Investimenti in beni materiali (es. impianti, macchinari, attrezzature ecc.); Capitale circolante in relazione alla creazione o all’ampliamento dell’impresa quale, a titolo esemplificativo: acquisto di scorte (materie prime/semilavorati/prodotti finiti) utili per la creazione di un magazzino iniziale durante la fase di start up o forniture di servizi strettamente legati al ciclo produttivo e/o commerciale; Capitale circolante collegato a investimenti di cui ai punti 1 e 2;

Non sono considerate spese ammissibili: Gli interessi passivi; L’acquisto di terreni/edifici già costruiti e le spese per opere murarie e impianti di importo superiore al 10% del totale del finanziamento richiesto, se questo supera i 25.000 Euro; La disattivazione di centrali nucleari; L’imposta sul valore aggiunto recuperabile; Interessi debitori, commissioni per operazioni finanziarie, perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari; Le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario nazionale (inclusi finanziamenti regionali) o comunitario; Ammende e penali.

La documentazione da presentare come accompagnamento alla richiesta di affidamento utilizzando l’apposita modulistica che verrà fornita successivamente è la seguente:

– Domanda di contributo e dichiarazione sostitutiva appartenenza a categoria di PMI e requisiti ai sensi della normativa de minimis;

– Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi del DPR n. 445/2000 (di seguito “DSAN”) del legale rappresentante della PMI beneficiaria del finanziamento JEREMIE contenente le altre notizie utili ai fini della verifica di ammissibilità all’iniziativa JEREMIE;

– Prospetto riportante i dati delle imprese associate o collegate, compilato dal legale rappresentante;

– Copia documento di identità del legale rappresentante della PMI;

– Verbale di delibera della richiesta fido;

– Atto costitutivo e statuto;

– Verbale di nomina dell’organo di amministrazione/direttivo;

– Verbale di nomina del legale rappresentante e verifica poteri;

– Relazione descrittiva sulla PMI e principali attività;

– Situazione contabile aggiornata;

– Relazione/ Bilancio sociale/ambientale ultimo esercizio;

– Elenco fornitori e modalità/tempi di pagamento;

– Elenco clienti e modalità/tempi di pagamento;

– Eventuali convenzioni con enti pubblici;

– Elenco affidamenti in essere.

 

Redazione

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