Sono passati pochi giorni dall’ufficializzazione dell’accordo con Italia Viva, per quello che si propone come il vivace perimetro e catalizzatore dei moderati siciliani in vista delle prossime elezioni regionali. E dopo l’unione sottoscritta con Nicola D’Agostino ed Edy Tamayo, il presidente dell’Ars e il coordinatore di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè si sente di rivendicare le sue scelte in un centrodestra ancora da definire per la competizione elettorale.
Dall’altro lato, però, chi sembra avere le idee chiare è proprio Miccichè che, dal palco di Mazara del Vallo col vessillo di Forza Italia a tutto campo come sfondo, rilancia il partito di Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente alla convention. «Questi tre giorni di lavori hanno dimostrato che Forza Italia è un partito forte e radicato sul territorio – afferma Miccichè – Il partito è in salute in tutta Italia, particolarmente in Calabria e in Sicilia, dove abbiamo molti sindaci giovani e una classe dirigente. Sicuramente alle Amministrative e alle Regionali del prossimo anno otterremo un grande risultato».
Tuttavia, stando alle ultime consultazioni Amministrative, il centrodestra – compreso Forza Italia – per andare bene ha bisogno di una coalizione unita. Tanto che lo stesso Miccichè si sofferma sulla coalizione: «Il centrodestra ha alcune contraddizioni ma la nostra forza sta sui punti di convergenza». E tra la soddisfazione e i buoni propositi per il futuro, il presidente dell’Ars recrimina a se stesso qualche mancanza. «Se il prossimo presidente della Regione siciliana non sarà di Forza Italia, non lasceremo agli alleati l’assessorato alla Sanità – osserva – L’errore è stato mio di avere lasciato a un presidente della Regione che non ha un partito anche quell’assessorato».
Le parole, a metà tra la strigliata e il disappunto vanno proprio all’uomo vicino al presidente Nello Musumeci, Ruggero Razza che «ogni tanto lavora per noi e ogni tanto contro. Se sarò io ancora a dover decidere, questo non accadrà più – prosegue Miccichè – La generosità va utilizzata con i generosi, quando invece la eserciti solo in un senso e non c’è ritorno, non ha senso». Una presa di posizione netta, quella di Miccichè che infine non risparmia di ricordare ai presunti o potenziali alleati come «il candidato alla presidenza della Regione sarà chi più lo merita, quello più amato dalla gente».
La kermesse di Forza Italia, fortemente voluta anche dall’Assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla, ha lasciato spazio all’intervento di Silvio Berlusconi, che nella sala di Mazara del Vallo si è complimentato con i vertici regionali. «Abbiamo avuto diversi successi ultimamente nel Meridione – ha detto Berlusconi – A partire dai più recenti con la vittoria di Roberto Occhiuto nella vicina Calabria. Il centrodestra lo abbiamo inventato noi nel 1994. Perché la nostra discesa in campo ha cambiato per sempre i connotati della politica del nostro Paese. Abbiamo portato qualcosa che prima non esisteva e che oggi non ha eguali», ha concluso.
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