“Ci siamo mosi sulla base di precise segnalazioni arrivate ai carabinieri da parte di cittadini che erano in attesa di votare o che avevano appena votato nei seggi. Non avevamo in corso nessun monitoraggio pregresso sulle primarie”. Lo dice il procuratore della Repubblica di Palermo Francesco Messineo, in merito all’inchiesta sulle primarie del centrosinistra di Palermo. E aggiunge: “Il reato che contestiamo in questo momento ai due indagati e’ quello previsto dal Dpr numero 570 del 16 maggio 1960 ed e’ quello legato a chi fa incetta di certificati elettorali in relazione a elezioni comunali. Qualcuno -ha notato Messineo- sostiene che le primarie non siano elezioni vere e proprie. Dal nostro punto di vista, e questo sara’ chiarito eventualmente nelle sedi opportune, le primarie sono comunque preliminari e preparatorie ad elezioni che come in questo caso sono state gia’ fissate. Attraverso questo voto si disegna comunque il contesto delle elezioni che avverranno e per me il nesso causale tra primarie ed elezioni comunali e’ chiaro”.
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