Si sentivano il fiato sul collo. Sapevano che i carabinieri li stavano braccando e hanno deciso di costituirsi. Alessandro Cutè, 22 anni e Gianfranco Aloisi, 23 anni, si sono presentati al comando provinciale dell’Arma accompagnati dai difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro e Franco Rosso.
I due ventenni sono accusati del tentato omicidio della 34enne ferita nella notte tra venerdì e sabato scorsi. I due, secondo la procura, avrebbero sparato all’uscita del lido M’Ama perché non erano stati fatti entrare a una serata riservata.
Una ritorsione contro i buttafuori come i militari avevano ipotizzato e come tanti testimoni di quella sera avrebbero raccontato agli investigatori. Sulle teste di Cutè e Aloisi pendeva un decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore Antonio Carchietti, titolare del fascicolo. Cutè era stato già arrestato in passato nell’operazione Doppia sponda, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da fuoco.
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