Sono otto le condanne disposte dalla gup Simona Finocchiaro nel giudizio con rito abbreviato per gli imputati del processo Doppia sponda. Un’operazione antidroga che, a gennaio di quest’anno, fece luce sullo spaccio di stupefacenti gestito da un’organizzazione che si approvvigionava in Calabria e a Catania.
Per gli imputati la droga in gergo veniva chiamata rose rosse o prezzemolo e fruttava migliaia di euro. A occuparsi dello spaccio a Messina sarebbero stati due gruppi criminali attivi a Mangialupi, Fondo Fucile e al rione Taormina. A far scattare l’indagine fu l’arresto di uno spacciatore l’8 marzo 2013. Stava trasportando oltre un chilo di marijuana suddivisa in 12 involucri. Un quantitativo da cui si sarebbero potute ricavare oltre 5500 dosi.
Adesso è arrivata la sentenza. Sono stati condannati Filippo Iannelli a 3 anni e 10 mesi, Maurizio Calabrò a 4 anni e 5 mesi, Massimo Raffa Laddea a 2 anni e 4 mesi, Samuele Zocco a 6 anni, Rocco Lanfranchi a 3 anni e 10 mesi, Domenico Giovanni Neroni a 2 anni e 2 mesi, Antonino Pandolfino a 6 anni e Sebastiano Sardo a 4 anni. La condanna era stata chiesta anche dal pubblico ministero Alessia Giorgianni.
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