Una decisione choc quella presa ieri dal sindaco metropolitano, Cateno De Luca, che ha emesso un’ordinanza indifferibile e urgente di chiusura di tutti i plessi scolastici di competenza della Città metropolitana e del Municipio di Messina, per problemi di sicurezza. «La drastica decisione è scaturita dal quadro dei sopralluoghi effettuati dal sindaco nelle ultime 48 ore e dal confronto con il responsabile provinciale dei vigili del Fuoco», si legge nel comunicato stampa ufficiale della città metropolitana.
«La situazione emersa crea inquietudine e molta preoccupazione – ha dichiarato De Luca – per l’assenza di un quadro chiaro e definito dello stato dell’arte di ogni singolo plesso scolastico. L’ordinanza di chiusura ha la finalità di individuare, entro sette giorni, le certificazioni di cui è provvisto ogni singolo immobile e di acquisire un quadro sulle eventuali istanze di finanziamento presentate o somme, pronto uso, per interventi da fare, ma a monte, ovviamente, la prima verifica è se esiste già un progetto che metta l’amministrazione nelle condizioni di poter agire».
Un atto di imperio per ottenere in tempi brevi, e nella settimana che precede Ferragosto, quanto chiesto. Per farlo De Luca ha anche ordinato la sospensione delle ferie di tutto «il personale che dovrà garantire la piena attuazione del provvedimento», cioè dirigenti e impiegati del Comune e della città metropolitana che si occupano delle politiche scolastiche. «L’ordinanza – spiega il vicesindaco Salvatore Mondello – nasce dal fatto che non esiste un fascicolo dei fabbricati che ospitano le scuole, invece dobbiamo avere sotto controllo quale sia la reale situazione di ogni plesso e avere contezza dei certificati mancanti, ottenere quelli che non ci sono e recuperare gli altri». Il vicesindaco spiega inoltre come il dato che è emerso da un rapido esame «è che in molti plessi manca la certificazione di prevenzione incendi. In tanti è pronta la progettazione, ma ancora non sono state realizzate le opere». L’amministrazione De Luca punta anche a verificare gli spazi a disposizione di ciascun alunno. «È emerso infatti come ci siamo scuole che hanno 13 alunni per classe e altri invece fino a 30».
«Tutti i dirigenti scolastici dovranno entro 7 giorni presentare una precisa certificazione degli spazi in uso e della consistenza della popolazione scolastica, ciò al fine di razionalizzare l’utilizzo degli spazi che in qualche plesso sono sovrabbondanti in rapporto alla popolazione scolastica, per destinarli là dove vi è carenze di aule». E i presidi non sembrano affatto in disaccordo. «È un’ordinanza al livello preventivo che non possiamo che apprezzare come dirigenti scolastici», dice Pucci Prestipino, che guida il liceo classico La Farina e l’artistico Basile. «Anche perché spesso ci scontriamo con l’inerzia degli enti locali, forse ora si daranno una mossa. Arriva poi in un periodo di sospensione dell’attività didattica che consente di fare questo monitoraggio. Si tratta di documentazione in possesso degli enti locali che adesso dovranno fornirli al primo cittadino». Tra i due plessi gestiti da Prestipino, quello messo peggio è il classico La Farina. «È stato costruito negli anni ‘30, ma grazie a un Pon abbiamo messo in sicurezza quanto c’era da sistemare e c’è un progetto per mettere a norma l’impianto antincendio».
La notizia ha creato un certo scompiglio, ma è figlia di una situazione che tutti conoscevano. Già due anni fa la procura di Messina aveva puntato i riflettori sulle scuole, affidando all’ispettorato del lavoro il compito di effettuare i controlli sulle condizioni degli edifici che ospitano alunni e docenti. Il dirigente alla Manutenzione stabili comunali, Francesco Ajello, a settembre del 2016 aveva anche messo nero su bianco in una relazione le carenze dell’intero patrimonio scolastico del Comune di Messina. E la fotografia che ne era venuta fuori offriva un quadro sconfortante. «Le scuole di pertinenza comunale tra immobili di proprietà ed in affitto sono circa 112 plessi scolastici e quasi tutti necessitano di interventi di messa in sicurezza relativamente ad adeguamento di norme igienico-sanitarie, di adeguamento degli impianti elettrici e termici o di adeguamento alle norme di sicurezza antincendio o – si leggeva nel documento – di verifica della vulnerabilità sismica delle strutture».
Adesso il sindaco De Luca ha dettato i tempi e alla conclusione di questo percorso, «si procederà alla revoca parziale dell’ordinanza o alla revoca dell’ordinanza riferita a specifici plessi che sono in possesso delle certificazioni previste dalla legge». Si e invece concluso definitivamente il calvario degli studenti del Liceo Seguenza, per il quale è stata trovata la soluzione alla mancanza di spazi, con la creazione di 19 aule nel plesso del Don Orione. All’Istituto verrà dato l’utilizzo di una parte del plesso, piano terra e primo piano, e verranno lasciati i locali in affitto a Cristo Re, permettendo così un risparmio per le casse dell’ente. La Dirigente scolastica, Lilia Leonardi, ha espresso un sentito ringraziamento nei confronti del Sindaco De Luca che «in maniera fattiva, si è prodigato senza promesse ed ha capito l’esigenza della nostra scuola, delle famiglie, dei genitori e, soprattutto, degli studenti». La preside con gli studenti si era resa protagonista di lezioni a cielo aperto a piazza Duomo e manifestazioni per sollecitare un intervento che una volta per tutte chiudesse la vicenda.
Poco più di dodici milioni di euro per ristrutturare i locali dell’ex istituto Roosevelt di…
Uno stabile abbandonato con dentro molti utensili da lavoro e decine di parti di carrozzeria…
Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…
Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…
A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…
Il coraggio come valore da celebrare. È stata questa la stella polare della prima edizione…