Messina, sanzioni record agli ultras Per la guerriglia urbana nel derby

Sanzioni record per i tifosi del Messina arrestati dalla polizia dopo i tafferugli seguiti al derby con la Reggina dello scorso 30 maggio. Dodici i Daspo emessi. In quattro casi la misura durerà otto anni, il massimo previsto. Sono 24 in tutto le persone arrestate a causa dei disordini e delle violenze avvenute in occasione della partita di calcio giocatasi al San Filippo e valida per la permanenza in Lega Pro. Alla metà di loro è stato adesso imposto il divieto assoluto di frequentare gli stadi e di prendere parte a qualsiasi manifestazione sportiva. 

Particolarmente severo, il questore di Messina, con quattro degli ultrà in questione. Il provvedimento, con l’obbligo di firma, durerà otto anni per Matteo Astuto, 28 anni; Filippo Bonaccorso, 37; Gaetano Arcidiacono, 45; Gabriele Sottosanti, 27. Tanto rigore è dovuto al fatto che sarebbero recidivi o che comunque si sarebbero particolarmente «distinti» per la violenza gratuita con cui avrebbero trasformato una partita di calcio in pura guerriglia urbana. A Sottosanti viene contestato di avere invaso il campo di gioco, al termine della partita, e di aver colpito ripetutamente con una cintura con fibbia uno steward addetto al servizio di vigilanza, fino a farlo stramazzare al suolo.

Astuto, invece, secondo gli inquirenti, è stato immortalato mentre lanciava un bengala contro i poliziotti che cercavano di bloccare un gruppo di facinorosi che voleva entrare a forza negli spogliatoi. Tra questi, Bonaccorso, che al momento del tentativo di irruzione sembra impugnasse una catena nella mano destra e il paracerchio della ruota di un’automobile, a mo’ di scudo, nella sinistra.

Per gli altri otto supporter giallorossi la durata del Daspo è di 5 anni con obbligo di firma. Tra loro, pure un minore, un 17enne, anche lui interdetto fino al 2020 ma senza obbligo di firma. Gli ultrà arrestati sono stati colti tutti in flagrante subito dopo il derby e nelle ore successive, mentre, armati di spranghe, cinture, pietre, fumogeni e bombe carta, cercavano di raggiungere prima il rettangolo di gioco e la tribuna centrale, poi l’area tecnica riservata agli addetti ai lavori e, infine, fuori dallo stadio, in strada, i pullman che trasportavano i tifosi amaranto.

Gli altri destinatari del provvedimento sono Massimiliano Turrisi, 23 anni; Domenico Messina, 28; Davide Siracusa, 30; Domenico Ruggeri, 21; Maurizio Pantò, 47; Marcandrea Bellopede, 31; Vittorio Fobert, 27. Quest’ultimo è nato a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.

Fabio Bonasera

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