Messina, ingegneri al servizio della città

Oggi il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Città dello Stretto incontrerà l’assessore all’Urbanistica del Comune di Messina, avvocato Corvaia. Nel corso dell’incontro l’assessore illustrerà al Consiglio dell’ Ordine i diversi elementi che hanno determinato la proposta di delibera che riguarda la “Variante parziale delle norme di attuazione per il miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio comunale”, uno strumento che produce effetti sulle costruzioni che ricadono non solo sulla zona del Torrente Trapani, ma su tutto il territorio comunale.
Nel corso della stessa riunione verranno inoltre affrontate le molteplici problematiche rappresentate da molti professionisti messinesi riguardo le procedure che interessano le migliaia di istanze di sanatoria edilizia ancora inevase, e sarà inoltre confermato all’assessore il profondo disagio che i professionisti messinesi manifestano nei riguardi del funzionamento del Dipartimento Politiche del Territorio del Comune di Messina.
“Orario di ricevimento insufficiente, difficoltà ad interloquire con i funzionari comunali anche perché spesso (causa i molteplici compiti d’istituto) impegnati altrove, attese di mesi (anche anni!) per rilascio pareri, hanno di fatto notevolmente appesantito l’iter autorizzativo determinando l’impossibilità di avviare anche i piccoli interventi di ristrutturazione e risanamento necessari a mettere in sicurezza il nostro, spesso degradato, patrimonio edilizio”. Questi, in sintesi, i problemi messi in evidenza da un comunicato diffuso dagli ingegneri.
“Lo stato di profonda crisi – si legge sempre nel comunicato – che attraversa tutto il settore delle costruzioni e che coinvolge sia i lavoratori che gli imprenditori fino ad interessare drammaticamente anche l’ambito professionale (ogni anno decine di giovani professionisti abbandonano l’attività libero-professionale, spesso lasciando anche la città, e decine di studi tecnici chiudono con gravi ripercussioni anche sull’occupazione dell’indotto- personale di segreteria licenziato, esperti ed aziende informatiche senza più commesse, personale di cantiere non più necessario), richiede un più diretto e continuo confronto tra tutti gli attori della filiera del mondo dell’edilizia”.
“Senza alcun dubbio – osservano ancora gli ingegneri – è indispensabile individuare nuove formule, sostenute, ad esempio, pure dal mondo bancario, che consentano di investire per il recupero edilizio anche dei nostri villaggi; essendo coscienti comunque che non è sufficiente ipotizzare operazioni di recupero delle nostre periferie urbane se, parallelamente, non verranno potenziati i servizi scolastici, sociali, sanitari e di mobilità urbana. A meno che non si voglia fare di questi piccoli borghi un sistema di villaggi-dormitorio!”.
“L’intervento di riqualificazione del nostro territorio – prosegue la nota degli ingegneri – come si vede, non può che essere complessivo: è un sistema sociale, culturale che deve modificarsi. Ma tutto questo comporta tempi lunghi che potrebbero non coincidere con i tempi del lavoro e dell’ economia: e tra l’altro riteniamo che il nuovo PRG della Città (il Piano regolatore generale ancora da redigere), tra tempi della politica e tempi della burocrazia, potrà ritenersi effettivamente operativo non prima di un paio d’anni (se tutto va bene!)”.
“Per evitare di assistere all’estensione di un’ inevitabile crisi sociale – proseguono gli ingegneri – ed al collasso di tutto un settore economico, e ricordando che questo Ordine, già da ottobre del 2010, aveva chiesto la sospensione della efficacia del parere (art.13 L.64/74) rilasciato nel 2001 sulle condizioni geomorfologiche del territorio cittadino, occorre con urgenza individuare strumenti e strategie che nell’arco breve di 5/6 mesi possano sbloccare le centinaia di pratiche di modesti interventi giacenti nei vari uffici comunali e presso la soprintendenza ed il genio civile, che spesso non hanno niente a che fare con le condizioni di rischio dei versanti”.
Gli Ingegneri messinesi incontreranno, già dall’8 febbraio, le rappresentanze del mondo dell’Imprenditoria, successivamente le forze Sindacali ed infine i direttori di alcuni Istituti di Credito cittadini, per poter congiuntamente definire un Protocollo di rilancio del settore edilizio su cui impegnare tutte le Amministrazioni interessate e gli Uffici deputati a rilasciare pareri (Dipartimento Urbanistica, Soprintendenza, Asl, Genio Civile,Vigili del Fuoco).
“Tutto questo – conclude il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Messina, Santi Trovato – anche al fine di meglio tutelare le condizioni di sicurezza della comunità in termini di rischio sismico e per dare una rapida boccata d’ossigeno all’asfittica e morente economia legata all’edilizia messinese, sicuramente non esente da colpe nel cosiddetto “attacco alle colline” ma di certo non colpevole unica del dissesto del territorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione

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