Sono due i dottori rinviati a giudizio per la morte della 32enne Veronica Tedesco a Messina. A maggio di due anni fa, la donna era andata a farsi estrarre un dente ed era morta per un collasso cardiocircolatorio causato da uno shock anafilattico dopo l’anestesia. A processo, il prossimo 8 luglio 2019 davanti al giudice monocratico della prima sezione penale, si dovranno presentare l’odontoiatra Antonio Girolamo Sidoti Pinto e il medico anestesista Giuseppe Guzzo La Tedesco, che all’epoca dei fatti era uno specializzando.
La donna era accasciata sulla sedia dello studio di via San Camillo, la strada che costeggia il Municipio della città, poco dopo la somministrazione del farmaco di sedazione necessario per procedere all’estrazione del dente. Un intervento considerato di routine. Secondo l’accusa, i due professionisti avrebbero sottovalutato la gravità della reazione anafilattica, ritardando nel chiedere l’intervento del 118.
Nella sala d’attesa dello studio, quella mattina c’erano il marito e il padre della donna impotenti di fronte a quanto stava succedendo. L’inchiesta condotta dal pubblico ministero Marco Accolla ha concluso che per soccorrere la donna le fu praticato un massaggio cardiaco e furono somministrate cinque fiale di efedrina, un farmaco che sarebbe stato inefficace a contrastare le reazioni anafilattiche.
La donna sarebbe poi anche stata intubata e un altro medico le avrebbe somministrato l’adrenalina quando però ormai le condizioni della 32enne erano irreversibili. Al personale del 118 intervenuto sul posto non rimase che constatare l’avvenuto decesso.
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