Matteo Messina Denaro andrà nel carcere de L’Aquila (in Abruzzo) e sarà detenuto nel regime del 41 bis. L’ex latitante numero uno e boss stragista è atterrato ieri sera con un volo militare all’aeroporto di Pescara, dopo l’arresto avvenuto in mattinata nella clinica privata La Maddalena di Palermo. Come ricostruito da La Repubblica e Il Centro, la scelta è ricaduta sull’istituto penitenziario abruzzese non solo perché è un carcere di massima sicurezza ma anche perché consente spostamenti facili verso Roma e perché c’è un buon reparto di Medicina oncologica. Messina Denaro, infatti, ha un tumore al colon e soffre anche del morbo di Crohn. In ogni caso, come hanno chiarito ieri gli investigatori nel corso della conferenza stampa, le sue condizioni di salute sono compatibili con il carcere.
Nella struttura di massima sicurezza scelta per Messina Denaro sono già detenuti altri boss mafiosi – uno tra tutti Filippo Graviano, fratello di Giuseppe, del quartiere Brancaccio di Palermo – e anche la brigatista Nadia Desdemona Lioce, condannata all’ergastolo per l’omicidio di Massimo D’Antona e Marco Biagi. In ogni caso, all’interno del carcere ai detenuti non è consentito avere nessun contatto tra loro. Intanto, per tutta la notte è stato perquisito il covo dove Messina Denaro avrebbe trascorso il suo ultimo periodo di latitanza: si trova nel centro abitato di Campobello di Mazara, a circa otto chilometri da Castelvetrano che è il paese di origine del boss stragista.
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