LA REGIONE LASCIA SENZA SOLDI LE PROVINCE. NELLA CITTA’ DELLO STRETTO E DINTORNI A FARNE LE SPESE SONO I PIU’ DEBOLI. MARTEDI’ MIBILITAZIONE
“Mobilitazione subito”. Queste le due parole d’ordine della Funzione pubblica Cgil. Tema: i problemi degli studenti disabili di Messina che, da stamattina, non potranno più usufruire del servizio di trasporto e assistenza igienico sanitaria nelle scuole superiori della Città dello Stretto e provincia.
La questione è sempre quella: i tagli alle Province operati dal Governo regionale di Rosariuo Crocetta. tagli dissennati che, adesso, colpiscono anche gli studenti disabili lasciati a piedi.
Da qui una mobilitazione prevista per martedì mattina, alle 9.30, sotto la sede della Prefettura, come si legge nel sito della Cgil Funzione pubblica.
Il nostro giornale, nei giorni scorsi, ha già parlato di quello che sta succedendo a Messina e dintorni. E di quello che potrebbe succedere in altre province siciliane. Dove già i disagi per studenti e professori – con riferimento alle scuole provinciali – sono all’ordine del giorno.
A Palermo, ad esempio, al Liceo Linguistico ‘Ninni Cassarà’ la Regione, di fatto, ha licenziato 100 docenti precari, facendogli perdere non soltanto i soldi, ma anche un anno di punteggio. Per non parlare dei disagi creati agli studenti.
Insomma, in Sicilia si ‘risparmia’ sulla scuola. E a Messina e dintorni, in particolare, si ‘risparmia’ sugli studenti disabili. I 216 mila euro stanziati dall’amministrazione provinciale di Messina per garantire la continuità del servizio sono terminati. E, come più volte annunciato, la cooperativa ‘Genesi‘, che fino ad oggi ha gestito questo servizio, dopo aver tirato fino a fine ottobre lattività assistenziale, non è più nelle condizioni di poter proseguire.
“Abbiamo lanciato decine di appelli alle istituzioni competenti – afferma la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé – affinché non si è arrivasse al punto in cui, prevedibilmente, si è arrivati. Riteniamo a dir poco vergognoso latteggiamento del governatore, Rosario Crocetta, che dopo aver garantito 45 milioni di euro da dividere per le Province siciliane, ha fatto perdere ogni traccia”.
“Dovremmo essere ormai abituati alle promesse non mantenute del presidente della Regione – aggiunge la sindacalista – ma trattandosi di disabili speravamo che, almeno questa volta, si passasse dalle parole ai fatti”.
Martedì, come già accennato, il sindacato presiederà lingresso del Palazzo del Governo reiterando al prefetto Stefano Trotta, commissario della Provincia di Messina, la richiesta dincontro avanzata già nelle scorse settimane.
Per la cronaca, le nove Province siciliane sono commissariate. Una legge regionale ha abolito gli organi elettivi. Le amministrazioni provinciali sono rimaste in piedi, gestire da commissari prefettizi. Ma lasciate senza soldi dalla politica siciliana (Governo e Ars)
Già ci sono problemi per pagare il personale. tant’è vero che, nella manovra di variazioni di bilancio che domani la commissione Finanze dell’Ars dovrebbe esaminare e varare, una parte delle risorse è destinate alle Province.
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