Messina, Accorinti denunciato per morte cavallo «Carrozze sono fuori legge e gli animali sfruttati»

Vietare a Messina il trasporto di persone con carrozze trainate da animali. A chiedere di valutare questa possibilità è l’assessore Daniele Ialacqua intervenuto dopo l’incidente di sabato scorso in via Garibaldi a Messina, dove un cavallo, Oliver, è stramazzato al suolo mentre era impegnato nel servizio di traino di una carrozzella per turisti. L’assessore all’Ambiente, con delega al Benessere degli animali, ha inviato una lettera all’ospedale veterinario, all’Asp e alla polizia municipale e chiede «l’accertamento delle cause della morte del cavallo, che si presume possa avere sofferto lo sforzo di trainare la carrozzella con i turisti in ore particolarmente calde anche se proprio nella giornata di sabato la città di Messina non veniva indicata tra le città a rischio». 

Ialacqua chiede agli organi competenti di accertare eventuali responsabilità che potrebbero configurare il reato di maltrattamento di animali e che «ciascuno secondo competenza» verifichi il possesso delle autorizzazioni da parte dei gestori del servizio di trasporto con trazione animale e controlli sulle condizioni di salute dei cavalli. In particolare «se essi siano idonei per il traino delle carrozzelle per il trasporto dei turisti, accertamenti per garantire il benessere degli animali sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo». Ma l’esponente della giunta suggerisce che in attesa di affettuare tali accertamenti si verifichi «l’opportunità di sospendere tutte le autorizzazioni per veicoli con trazione animale e di valutare altresì la proposta, che a Roma in questi giorni ha raccolto migliaia di firme, di vietare anche nel comune di Messina il trasporto di persone a mezzo di carrozze trainate da animali». 

Ma già prima che Oliver accusasse un malore, proprio l’assessore all’Ambiente aveva emesso un comunicato stampa il 3 agosto nel quale faceva appello a «coloro che utilizzano cavalli per il traino della carrozzella per giri turistici di astenersi dal loro utilizzo nelle ore più calde e soprattutto quando le temperature superano i 33 gradi, consigliandone l’utilizzo solo dopo le 18 sempre che la temperatura lo consenta». 

Sulla morte di Oliver è intervenuto anche il Nucleo operativo italiano tutela animali (Noita), che lunedì ha sporto una denuncia contro il vetturino e il sindaco di Messina Renato Accorinti, per maltrattamento di animali aggravato. Al sindaco, si contestano anche i reati di omissioni d’atti d’ufficio e abuso d’ufficio. Nella denuncia è stato inoltre chiesto al comandante dei carabinieri di Messina di procedere all’immediato sequestro di tutte le altre carrozze che sono attualmente in giro per la città e che stanno mettendo a rischio la vita degli animali.

Durissime le dichiarazioni di Enrico Rizzi, presidente nazionale del Noita, nei confronti del sindaco Renato Accorinti: «Oliver è morto nella totale indifferenza di un pessimo sindaco che non ha fatto nulla per tutelarlo pur essendo, per legge, il primo responsabile. Nonostante si dichiari spesso animalista e impegnato attivamente nella tutela degli stessi – si legge nella nota – la morte del povero cavallo dimostra il totale fallimento e la sua incapacità nel gestire le politiche animaliste nel suo territorio. Le carrozze che circolano a Messina – attacca Rizzi – sono tutte fuori legge e il primo cittadino sta a guardare». 

Nella denuncia si contesta che «i mezzi viaggiano privi di targhe regolamentari e a quanto pare non risultano neppure omologati, mancano strumenti per rilevare la temperatura esterna e procedere al blocco della circolazione delle carrozze, mancano aree di sosta per i cavalli che vengono lasciati sotto il sole cocente della città, non esiste un tariffario che regola il costo del servizio, non c’è una commissione veterinaria che monitori lo stato di salute degli animali e – conclude il presidente del Noita – nessun vetturino sembrerebbe risultare iscritto alla Camera di Commercio nel registro del ruolo dei conducenti». 

Simona Arena

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