Biancavilla, il ricovero lager per cuccioli randagi Il blitz degli animalisti: «Denunciamo il Comune»

Un ricovero lager, in un terreno usato dal Comune di Biancavilla per dare alloggio provvisorio ai randagi. A denunciare il tutto è la sezione Enpa di Adrano assieme alla Lav di Catania. Le due associazioni mettono in evidenza lo stato di abbandono dei diversi cuccioli custoditi in contrada Pozzillo, su un terreno privato adibito dall’amministrazione comunale all’accoglienza delle cucciolate ritrovate sul territorio cittadino. Il sopralluogo effettuato dai volontari delle due associazioni avrebbe evidenziato il pessimo stato in cui vivono i cani: «Nel ricovero del Comune ci sono almeno 13 cuccioli – si legge in una nota congiunta diffusa da Enpa e Lav – Cani senza cibo né acqua, ricoperti di grappoli di zecche fino al punto di non potere aprire gli occhi, in mezzo alla spazzatura, privi di microchip, senza alcuna precauzione per evitare che vengano investiti e con pericolosi farmaci lasciati a portata di cucciolo». 

Una situazione drammatica che ha spinto i volontari, autori del blitz, ad allertare i carabinieri. I quali però, si sarebbero «rifiutati di intervenire, pare per carenza di personale. I militari hanno dirottato l’intervento sui vigili urbani, che si sono presentati con le chiavi del cancello del ghetto, acqua e crocchette». I componenti di Enpa e Lav hanno evidenziato che i vigili urbani, alle domande dei volontari, avrebbero dato «giustificazioni bizzarre per lo stato degli animali, cercando di sminuire le gravissime condizioni in cui versavano nonché l’aberrante situazione di detenzione, che viola tutte le normative vigenti su tutela e benessere degli animali. Purtroppo solo quattro dei sei cuccioletti che abbiamo visto sono stati recuperati, e non si hanno notizie degli altri cani presenti fino a qualche giorno prima».

Duro il commento Salvo La Rosa, commissario Enpa Adrano, che denuncia: «Violati i diritti degli animali, ignorata ogni regola sanitaria e calpestata ogni norma dettata dal buonsenso – dice – Le amministrazioni sono tenute a tutelare e proteggere i cani randagi come prevede la legge. Nel caso specifico, invece, sono stati trattati come rifiuti». Di una situazione di sofferenza animale fisica e psichica sconvolgente ha parlato, invece, Angelica Petrina della Lav Catania che ha annunciato di «voler procedere legalmente nei confronti dell’amministrazione di Biancavilla, al fine di verificare come sia stato possibile creare, portare avanti e giustificare una situazione tanto grave senza alcuno scrupolo nonostante le evidenti condizioni di sofferenza dei cani». Il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso, interpellato da MeridioNews, ha specificato che «visto il periodo ferragostano il Comune è stato chiuso. Non so cosa sia successo, mi informerò su quello che è accaduto domani, una volta rientrato». 

Salvatore Caruso

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