Mercato delle Pulci da 66 anni coperto d’amianto «È proprietà comunale, non possiamo intervenire»

Non si vedranno più molti clienti al Mercato delle Pulci del Papireto, vicino all’Accademia delle Belle Arti, ma le lastre d’eternit rimangono ben visibili. A 66 anni dalla costituzione delle caratteristiche baracche piene di anticaglie. Almeno secondo il racconto di chi le ha viste nascere. «Io ci sono dal ’51, quando ci trasferimmo qui – racconta Salvatore, uno dei rigattieri più anziani – Erano sorte dove adesso c’è il tribunale. Questa costruzione l’ha messa su mio padre». Nella baracca che indica le lastre di eternit vengono usate a mò di tetto. Non è la sola, anzi sono parecchie le baracche del mercato che ancora hanno evidenti tracce di amianto, materiale fuorilegge dal 1992

«Questo dell’amianto è un vecchio problema – continua Giuseppe -. Già 15 anni fa fu segnalato dai carabinieri del Nas, ma nessuno ha mai fatto nulla. Noi non possiamo intervenire, perchè la proprietà delle baracche è comunale». Sul punto l’assessore all’Ambiente, Igiene e Sanità Sergio Marino – interpellato da Meridionews – afferma di non conoscere la vicenda. Dagli uffici comunali trapela qualche informazione. Le baracche furono realizzate senza alcun tipo di pianificazione e in ogni caso l’eternit è stato utilizzato largamente anche nell’edilizia pubblica. D’altra parte costruzioni realizzate in maniera simile, e altrettanto identificabili le lastre in fibrocomento, esistono da altre parti della città come ad esempio in piazza Giulio Cesare, nella zona scelta dai venditori ambulanti. 

Nello specifico, sul mercato di piazza Prepanni e la relativa presenza di amianto la pratica è in corso: nei mesi scorsi è giunta negli appositi uffici comunali una segnalazione da parte dei carabinieri, che hanno proprio sopra il mercato la caserma. Il passo successivo è l‘accertamento della polizia municipale, che dovrebbe avvenire a giorni. Solo col responso dei vigili urbani il Comune potrà intervenire e rimuovere il materiale inquinante e dannoso per la salute. Mentre permangono i dubbi sulla regolarizzazione di fatto di un illecito abusivo, il Mercato continua a non essere bonificato e chi ci lavora – a stento – continua a convivere ogni giorno con un materiale nocivo e riconosciuto, questo sì, per legge. 

Andrea Turco

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