«I pilastri presentano cemento depotenziato». L’annuncio del sindaco di Aci Sant’Antonio Santo Caruso arriva come una tegola sulla testa dei cittadini. E, in particolare, dei genitori dei bambini – allievi di materna ed elementare – che frequentano il plesso Circonvallazione dell’istituto comprensivo Alcide De Gasperi. La struttura, scrive il primo cittadino su Facebook, è stata chiusa perché il risultato di alcune verifiche «condotte con prova di resistenza a compressione» avrebbe rimandato indietro un quadro «chiaro». I solai e i controsoffitti «sono solidi», ma in alcuni punti i pilastri hanno valori di resistenza quasi «cinque volte inferiori rispetto al rapporto previsto dalla normativa vigente all’epoca della costruzione».
In altri termini «lo stato di consistenza del cemento non è idoneo». E i «tondini d’armatura», cioè gli elementi in acciaio che devono essere mischiati al calcestruzzo per fare il cemento armato, hanno uno «stato di degrado e deformazione piuttosto accentuato», come si legge nell’ordinanza sindacale. Le lezioni lì dentro saranno sospese fino a data da destinarsi. Il prima possibile, però, le quattro classi della materna saranno trasferite in una struttura adiacente: il nido comunale, «una struttura recentemente ristrutturata, ultimata e non ancora inaugurata». Le cinque classi rimanenti, invece, faranno lezione nella sede centrale di via Tenente Nicola Maugeri. «È chiaro che questa situazione è un lascito del passato, risultato di un modo di costruire figlio degli anni 70/80», continua il primo cittadino santantonese.
«Fin dal nostro insediamento – continua Caruso – abbiamo dedicato alle tante fragilità di questa struttura particolari attenzioni». Anche perché a segnalarle alla giunta comunale sarebbero stati gli stessi genitori. Allarmati dalle infiltrazioni di acqua piovana dai tetti che si sono verificate nel mese di dicembre. E che hanno dato il via a controlli a seguito dei quali si è capito che più che verso l’alto bisognava guardare verso il basso. «Nel 2015 siamo riusciti ad ottenere il primo finanziamento, 585mila euro che, a valere sul 2017, ci avrebbe permesso di mettere in sicurezza un edificio che, dalla sua costruzione ad oggi, non ha mai ricevuto altri fondi». E che adesso è sbarrato. «Per noi il senso di responsabilità e la sicurezza dei nostri ragazzi sono priorità assolute», conclude il sindaco.
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