Oltre sette quintali di pesce sequestrato, 21 illeciti amministrativi, multe per 25mila euro e quattro denunce. È il bilancio dell’operazione Rostrum della guardia costiera della Sicilia orientale. A Catania, nel mercato della pescheria, grazie anche ad alcune denunce di cittadini etnei sono stati trovati sette vasche con 32 esemplari di pesce spada novello. Il pesce – 60 chili in totale – è stato giudicato idoneo al consumo dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania e donato in beneficenza.
Nel porto di Riposto sono state elevate quattromila euro di multa per un’attività di pesca illecita. A bordo di un peschereccio appena rientrato in porto è stato rinvenuto pesce spada, anche questo allo stato novello, per un peso di oltre 50 chili in violazione sia del divieto di pesca per i mesi di ottobre e novembre che del divieto di cattura al di sotto della taglia minima consentita (90 centimetri esclusa la spada). Tra il pescato sono stati rinvenuti altri esemplari di tonno rosso, anche questi al di sotto della taglia minima, per oltre 300 chili.
Sequestri anche a Pozzallo, nel Ragusano, dove la guardia costiera ha effettuato controlli in alcuni esercizi commerciali. Il proprietario di uno di questi è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per frode in commercio: avrebbe venduto prodotti surgelati spacciandoli per freschi. Nel vicino mercato di Scoglitti sequestri altri 90 chili di pesce spada novello. Altrettanti sono quelli presi dalla capitaneria di porto di Siracusa a un pescatore sportivo al quale sono stati anche confiscati attrezzi da pesca illegali.
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