Una struttura organizzata che si occupava di tutto, dalla fase di procacciamento delle future prostitute all’organizzazione degli incontri con i clienti. È quanto scoperto a Catania dalla Squadra mobile. L’inchiesta, coordinata dalla procura etnea, riguarda reati commessi anche nelle province di Enna e Palermo. Al vertice dell’organizzazione ci sarebbe stato il 40enne cinese Yashun Lin. Chiamato boss dalle prostitute e conosciuto in Italia anche con i nomi Andrea o Luca, Lin avrebbe sarebbe stato il regista dell’intero giro di prostituzione.
L’uomo si sarebbe occupato di pianificare matrimoni per consentire a donne cinesi di arrivare in Italia, ma anche di concordare gli appuntamenti sessuali trasformando, con un apposito apparecchio, la propria voce in quella di una donna. Le prestazioni sarebbero state rese all’interno di centri massaggi, ma anche in appartamenti dove le telecamere controllavano tutto ciò che succedeva al loro interno.
Dalle indagini è emerso che le vittime dello sfruttamento venivano private del passaporto. Un escamotage per renderle legate a Lin. L’uomo dovrà rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il tribunale ha disposto i domiciliari per il 40 enne e un’altra donna, mentre ad altre due persone è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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