Marina di Ragusa, il baby Arena sulla cresta dell’onda «Bello stare in campo con i miei due fratelli maggiori»

«Il campionato è ancora molto lungo, il nostro obiettivo è quello di salvarci a fine stagione». C’è tanta umiltà e altrettanta maturità nelle parole di Alessandro Arena, attaccante classe 2000 in forza al Marina di Ragusa che, domenica scorsa, con una doppietta è stato decisivo nell’1-3 con cui i rossoblu hanno espugnato il campo del Palazzolo, una delle favorite per la vittoria del campionato di Eccellenza, girone B. «Ci sono partite e partite – spiega il ragazzo a MeridioNews – questa volta è capitato a me di essere decisivo, la prossima volta può toccare a qualcun altro. Io sono stato bravo a sfruttare le occasioni e a crearmele e, così, è arrivato pure il gol». Un successo, quello di Palazzolo, che ha consentito alla squadra allenata da mister Utro di chiudere il girone d’andata al primo posto e di dividere il titolo di Campione d’inverno con Biancavilla e Camaro. «I risultati all’inizio non erano ottimi, poi ci siamo ripresi e abbiamo cominciato a fare bene. Abbiamo cominciato forse con un po’ di insicurezza ma la compattezza del gruppo è venuta fuori».

Arena è tra i giovani più promettenti del campionato e adesso è, insieme a Iannizzotto, il miglior marcatore del Marina di Ragusa con quattro reti messe a segno in campionato: «Sto giocando un po’ più arretrato rispetto alla mia solita posizione, da centrocampista esterno la porta non la vedo sempre». Tra l’altro, la doppietta di domenica scorsa ha consentito al ragazzo di superare due attaccanti che non sono solo due semplici compagni di squadra, ma i suoi fratelli maggiori Daniele e Nicola, fermi a quota tre gol. «Effettivamente è vero – ride – Loro mi danno tanti consigli perché hanno giocato per anni in queste categorie e hanno fatto molta più esperienza di me. Giocare insieme è fantastico – continua Arena – e in campo abbiamo molta confidenza perché ci conosciamo a memoria. È molto bello quando giochiamo tutti e tre assieme perché è una cosa abbastanza insolita, non capita tutte le domeniche di vedere tre fratelli in campo». Nessuno sfottò, però, sul sorpasso nella classifica marcatori: «Ancora non ci abbiamo scherzato su, però tutto quello che facciamo è sempre uno stimolo a vicenda».

Per il più giovane degli Arena, quella di quest’anno è la seconda stagione con la maglia del Marina di Ragusa dopo la vittoria del campionato di Promozione dello scorso anno. Arena, tra l’altro, è di proprietà del Catania che ha dato il ragazzo in prestito agli iblei e per lui non è stato difficile scegliere di tornare in rossoblu. «Sono arrivato qui l’anno scorso – prosegue – e anche quest’anno ho scelto, grazie ai consigli di mio padre, di indossare questa maglia. Qui mi conoscono bene, sanno quali sono le mie potenzialità. La società tiene molto a me e poi ci sono i miei fratelli. La squadra, inoltre, è una formazione che può giocarsela con tutti». E proprio il primo posto attuale dimostra quanto dichiarato dal ragazzo. «In realtà è inaspettato anche perché nelle prime giornate non siamo partiti benissimo. Dopo però ci siamo ripresi alla grande, migliorando tutti quegli aspetti che non stavano funzionando».

Non solo vetta della classifica, però. Il Marina di Ragusa domani giocherà il ritorno della semifinale di Coppa Italia di Eccellenza contro lo Scordia partendo dal 2-0 dell’andata. «Sicuramente è un vantaggio, ma non bisogna mai sottovalutare l’avversario. Noi l’abbiamo preparata molto bene e cercheremo di giocare al massimo delle nostre possibilità». 

Il diciottenne si è prefissato un traguardo in termini di numero di gol da realizzare da qui a fine stagione: «Ho cercato di pormi un numero nella mia testa. Mi piacerebbe  arrivare in doppia cifra, ma vedremo quello che si potrà fare». Il futuro del ragazzo, però, non si chiama soltanto Marina di Ragusa e con il cartellino di proprietà del Catania l’attaccante potrebbe anche tornare a indossare la maglia rossazzurra nelle stagioni a venire. «Spero un giorno di essere richiamato lì e di giocare con la prima squadra. Nulla però è dato per scontato, anche perché il Catania è sempre stata una società importante. Quest’anno sta cercando di riprendersi, spero che vinca il campionato perché merita di tornare in serie B e addirittura in A. E poi – conclude infine il giovane Arena – lavorano molto bene sul settore giovanile, cosa in cui spero migliorino un po’ tutte le società».

Luca Di Noto

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