Il Palermo non ha presentato in tempo la documentazione (nella quale sono state riscontrate, peraltro, delle carenze) necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. E adesso che succede? Se la Covisoc tra il 3 e il 4 luglio confermerà che il club di viale del Fante è tagliato fuori non avendo espletato gli adempimenti e non avendo rispettato i tempi entro il termine perentorio del 24 giugno, i rosa perderanno l’affiliazione alla Figc e il titolo sportivo. I giocatori, inoltre, saranno liberi da ogni vincolo contrattuale. E a proposito di tesserati, a testimonianza della precarietà di una situazione ormai precipitata, sta per iniziare in chiave mercato una vera e propria smobilitazione. Il portiere Brignoli e l’attaccante Moreo, individuati inizialmente come due potenziali punti fermi del Palermo 2.0, sono ad un passo dall’Empoli. Ed è ai titoli coda anche l’esperienza in Sicilia di Puscas, attaccante rumeno autore di quattro gol all’Europeo Under 21 e nel mirino di diversi club, sia in Italia (in A e anche in B come dimostra l’interesse da parte dell’Ascoli) che all’estero (Steaua Bucarest e Fenerbahçe).
Il Palermo, il cui futuro al momento è ancora un rebus, quasi certamente resterà fuori dai radar del mondo professionistico e sembra destinato alla serie D. Il regolamento prevede che il presidente federale, in sinergia con il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, può consentire alla città della squadra non ammessa di partecipare con una propria società ad un campionato della Lnd, anche in soprannumero purché la nuova società, oltre a rispettare le regole del campionato in cui è iscritta, non abbia soci o amministratori che abbiano ricoperto negli ultimi cinque anni il ruolo di socio, amministratore o dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla Figc. Il gruppo Arkus, che entrerebbe nella black list, di conseguenza sarebbe costretto a fare le valigie.
Il club di viale del Fante, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe anche restare un anno senza calcio (come avvenuto nel 1986) dato che l’iscrizione alla D non è automatica e richiede comunque il rispetto di alcuni passaggi, inevitabilmente dovrà voltare pagina. In questa fase sarà determinante la figura del sindaco Orlando che dovrà fare le sue valutazioni in base alle manifestazioni d’interesse che gli arriveranno (e il primo cittadino ha già avuto contatti con il presidente della Sampdoria, Ferrero, e con l’imprenditore palermitano Dario Mirri, il titolare della Damir che a febbraio investì 2,8 milioni in cambio della gestione quadriennale della pubblicità all’interno dello stadio per consentire al Palermo di pagare gli stipendi di novembre e dicembre ed evitare quattro punti di penalizzazione) prima del bando pubblico e della verifica da parte di una specifica commissione.
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