PER 408 LAVORATORI SI APRE LA STRADA DELLA DISOCCUPAZIONE. INACCETTABILE LASSENZA ALLA RIUNIONE SIA DELLASSESSORE, SIA DELLA DIRIGENTE GENERALE DEL SETTORE
Sinfiamma la polemica sulle conseguenze della mancata cessione del Cefop al Cerf . La Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil Sicilia, in una nota, chiede la rimozione della dirigente generale del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello.
A sostenerlo il segretario generale, Giusto Scozzaro, che chiede allassessore regionale, Nelly Scilabra, la cui azione viene giudicata approssimativa e inadeguata, di trarne le dovute conclusioni.
Naufraga il trasferimento alla società consortile Cerf delle attività e del personale del Cefop – dice Scozzaro – e 408 lavoratori vedono adesso aprirsi la strada della disoccupazione”.
“Nel corso di una riunione dellunità di crisi, tenutasi stamani presso il Ministero dello sviluppo economico – racconta il segretario generale della Flc Cgil – con al centro le procedure di cessione dellente in amministrazione straordinaria alla società consortile Cerf, che se ne era aggiudicato lacquisto, la Regione siciliana con il suo rappresentante ha comunicato la sua contrarietà alloperazione.
E intanto inaccettabile – dice Scozzaro – lassenza alla riunione sia dellassessore che della dirigente. La vicenda è poi paradossale, perché si parla di una procedura svolta secondo le previsioni di legge, vigilata dal Mise e giunta al traguardo, sulla quale la Regione siciliana si era già espressa anche in sede ministeriale senza dichiarare opposizione”.
“Anzi – rilancia il dirigente sindacale – alla fine di marzo la Regione aveva manifestato alle parti la propria disponibilità, rilasciando anche una nota che lasciava presupporre che, se il Cerf avesse avuto i requisiti previsti, nei primi giorni di aprile sarebbe stato emanato il decreto di trasferimento delle commesse, dellintero complesso aziendale e dei lavoratori.
Il Cerf, peraltro, senza costi aggiuntivi – prosegue Scozzaro – si sarebbe occupato anche della conclusione delle attività del Cefop, garantendo il diritto agli esami ed alla qualifica degli utenti dei corsi conclusi.
I passaggi successivi – sottolinea lesponente sindacale – sono il blocco ad aprile delle operazioni, in virtù di una delibera di Giunta del giugno 2013, antecedente dunque agli altri passaggi, e la richiesta di un parere allAvvocatura dello Stato di cui non si sa nulla”.
Quello di oggi – tuona Scozzaro – è un epilogo sconcertante che blocca la possibilità che 408 lavoratori possano ritrovare loccupazione a tempo indeterminato e per un periodo di almeno due anni garantiti dalla stessa legge. Il sindacato chiede di avere al più presto quei chiarimenti che fino ad oggi non sono stati dati e che rendono la vicenda incomprensibile.
Per la Flc la vicenda è inaudita e ancora più grave vista la crisi che sta attraversando il settore della formazione professionale in Sicilia – conclude Scozzaro – tutto ciò è frutto della manifesta incapacità della dirigente Corsello, e della incapacità di chi ha la responsabilità politica di questo ramo del governo siciliano e questa situazione non è più accettabile.
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