Danni in tutto il Catanese ma anche uno spettacolo per i turisti. Il maltempo che interessa la zona orientale della Sicilia – e che secondo l’allerta meteo della protezione civile proseguirà anche lunedì – ha divelto alberi e pali della luce, allagato strade e condomìni, distrutto solarium e terrazze sul mare. Ma, secondo il racconto dei gestori di alcuni ristoranti e alberghi che si trovano nelle zone più colpite mareggiate, venti forti e piogge battenti sono stati anche motivo di attrazione per i turisti.
A Torre Archirafi le onde hanno invaso parte del lungomare, trascinando sull’asfalto pietre e altri detriti. «Per noi che viviamo qua è normale – dice il ristoratore de La Terrazza – Anzi, abbiamo vissuto situazioni peggiori». Finita l’estate, almeno una mareggiata è messa nel conto, e chi è del luogo sa come comportarsi. Per cautela «i pescatori hanno portato sulla strada le barche ormeggiate al porto», una di quelle rimaste in mare è invece affondata. Per i ristoranti i danni peggiori sono stati i mancati guadagni, specie quelli previsti per il fine settimana. «Venti prenotazioni sono state disdette a causa del maltempo – spiegano dal ristorante – a pranzo c’erano solo quattro persone che si sono godute dall’alto la vista del mare in tempesta, e hanno fatto tantissime foto».
È andata peggio a Fondachello, dove lo Jonio in burrasca ha causato anche danni materiali. «Le onde sono entrate in sala, fino alla cucina – risponde il gestore del Lido Monzone – strappando via una porta e un cancello». Le riparazioni costeranno tremila euro. Ma l’imprevisto resterà indimenticabile soprattutto «per alcuni turisti che dopo avere fatto il bagno la mattina stavano cenando nel locale». Quando è stato chiaro che il mare si stava ingrossando «li abbiamo fatti uscire di corsa e sprangato porte e finestre». Più di qualsiasi recensione, a raccontare la loro esperienza sono state le facce: «Erano allibiti per come in fretta il mare si è agitato e per tutto il trambusto seguente».
A Capo Mulini il maltempo pare non abbia causato problemi. «Non ci siamo accorti di nulla – dicono dal ristorante La Stiva – ma forse dall’altra parte del paese è successo qualcosa». Non è così. «Nessun danno e neanche paura – rispondono da un locale che si trova sul lungomare – Tutte le prenotazioni sono state confermate e i tavoli vista mare sono al completo. Stiamo lavorando come ogni sabato». Ma nella frazione marinara di Santa Tecla – poco distante da Capo mulini – le strade «sembravano una zona di guerra dopo il bombardamento – sostengono alla reception di un noto albergo – La nostra struttura però non ha subito danni». Anzi, i turisti presenti «sono rimasti affascinati dallo spettacolo del mare che si infrange sulla scogliera».
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