Come previsto dalla protezione civile regionale, dalla scorsa notte
piogge insistenti interessano Catania e provincia provocando disagi. Nell’Acese ha esondato il torrente Lavinaio-Platani; problemi alla circolazione sia sull’autostrada Catania-Messina che in tangenziale. «Ci sono delle pozzanghere nella tratta da Giarre a Catania e qualche rallentamento perché il tratto è pericoloso», fanno sapere dalla centrale operativa della polizia stradale. «Si consiglia di prendere percorsi alternativi». Per lo stesso motivo si sono create lunghe code nei pressi di Gravina. In una delle due gallerie la corsia di marcia si è completamente allagata, costringendo gli automobilisti a incolonnarsi su una sola fila.
«Nella zona nord di Catania è caduto, dalle 18 di ieri fino alle 6 di questa mattina, un quantitativo d’acqua di circa 300 millimetri per metro quadrato», fanno sapere dal Comune. In città i disagi si concentrano nella zona sud: «Viale Kennedy, aeroporto, via Tempio», elencano i vigili urbani etnei. «Stiamo vigilando, ovviamente il traffico sta subendo dei rallentamenti». «Idrovore in funzione anche nel Villaggio Santa Maria Goretti, dove i tombini drenavano con difficoltà a causa dell’innalzamento del livello del torrente Forcile», si legge nella nota diffusa da Palazzo degli elefanti. «Altri interventi per risolvere i disagi sono stati effettuati in centro, nelle via Calamatta e Cantarella, in viale Grimaldi a Librino, in via Rosano a Sangiorgio, dove alcune auto sono rimaste bloccate, e soprattutto nella zona industriale».
Proprio in quest’ultima area i dipendenti della St hanno avuto difficoltà a raggiungere Pantano d’Arci. Critico Fabio Impellizzeri, delegato di Confcommercio per l’area. «Gli interventi vanno fatti prima delle piogge, i canali vanno ripuliti e la manutenzione deve essere costante. Proprio per evitare le esondazioni in queste situazioni e le conseguenze disastrose». Per lunedì 5 l’associazione ha convocato una riunione per presentare una denuncia alla Procura. Danni anche in un altro dei punti in passato già messo a dura prova dalla pioggia. All’interno della cittadella universitaria il cortile del dipartimento di Chimica è tornato a riempirsi di acqua. Disagi anche più a monte, al policlinico, dove una foto di un utente su Twitter mostra le infiltrazioni all’interno di uno dei corridoi.
Dal sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, arriva l’invito alla prudenza negli spostamenti. «In particolare si raccomanda cautela nel transito e nello stazionamento in piazza Agostino Pennisi, via delle Terme, via Agrumicoltura, via San Girolamo, via Provinciale per Riposto, via Provinciale per Santa Maria Ammalati, viale Cristoforo Colombo, via Caronia e nella frazione di Aci Platani, dove nelle scorse ore si sono registrate le maggiori criticità». Sotto controllo i torrenti, in particolare il Lavinaio-Platani. «Si segnala l’esondazione del torrente in corrispondenza della via Anzalone e della via Rapallo, fenomeno che ha comportato l’allagamento e l’accumulo di detriti nelle zone limitrofe».
Le notizie, ovviamente, si diffondono principalmente sui social. «Piove da circa sei ore. Quindi se mi butto dal secondo piano dovrei galleggiare». L’ironia di un utente su Twitter riassume la situazione che in queste ore si sta vivendo nel Catanese.
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