Rivela, non sapendo di essere intercettato, di avere incontrato Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Un vertice segretissimo che sarebbe avvenuto all’interno di una grotta. Protagonista del racconto, che rappresenta un capitolo dell’ultimo blitz antimafia della direzione distrettuale antimafia di Palermo, è Vito Manzo. L’uomo, che è tra l’elenco degli arrestati oggi, è già stato condannato in passato per associazione mafiosa.
Secondo gli inquirenti, sarebbe affiliato alla famiglia di Valderice, centro del Trapanese. Per ribadire la sua affidabilità e la fiducia che in lui riponevano i massimi vertici dell’organizzazione mafiosa, Manzo diceva: «Io preciso, senza offesa, come si cammina io lo so. Io come si cammina io so! Quello lì con questi occhiali che loro vanno cercando sempre di continuo (Matteo Messina Denaro, ndr), dentro una grotta, mi ha detto a me, dice: “Questa cosa! Va bene!” Dopo che è sparito». Di chiarire se si tratta di un incontro realmente avvenuto o solo millantato stanno cercando di accertarlo gli inquirenti.
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