Sette ordini di custodia cautelare per 13 omicidi commessi durante la guerra di mafia degli anni Novanta in provincia di Messina. È il risultato dell’operazione dei carabinieri del Ros – insieme ai militari del comando provinciale messinese e del 12simo nucleo elicotteri di Catania – nei confronti di sette indagati, alcuni dei quali già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori del clan mafioso dei Barcellonesi. E che, secondo gli inquirenti, sarebbero responsabili – come mandanti o esecutori materiali – di dieci agguati mafiosi con 13 vittime tra i 21 e i 55 anni. Omicidi commessi per agevolare le attività criminali del clan nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e sulla fascia tirrenica della provincia di Messina. A contribuire al risultato sono state dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Micale, ex aderente al clan dei Barcellonesi, il quale avrebbe raccontato diversi retroscena. Tra cui la decisione di sparare per punire alcuni giovani ladri o spacciatori non autorizzati dal clan.
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