Si è avvalso della facoltà di non rispondere, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, Paolo Ruggirello, l’ex deputato all’Ars del Pd, arrestato ieri nell’ambito dell’operazione Scrigno con l’accusa di associazione mafiosa. «Una scelta – dicono i suoi legali Enrico Sanseverino e Vito Galluffo – fatta unicamente per consentire a questa difesa di consultare il corposo fascicolo degli atti di indagine e predisporre una più attenta difesa in un interrogatorio che a breve verrà richiesto».
Stando a quanto hanno spiegato gli avvocati, inoltre, «è ferma intenzione di Ruggirello dimettersi con effetto immediato dal Pd al fine di evitare affrettate e ingiustificate conclusioni che possano coinvolgere anche il partito». L’ex deputato è accusato di aver cercato il sostegno elettorale della famiglia mafiosa di Trapani, di essere stato punto di riferimento delle cosche nella politica, di avere fatto vincere appalti ai clan e di avere incontrato capomafia in diverse occasioni. Tra gli arrestati anche l’ex assessora comunale di Trapani, Ivana Inferrera, accusata di voto di scambio politico-mafioso, che ha invece risposto al gip, e l’ex consigliere comunale di Erice, Giovanni Maltese.
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