«Cosa nostra, come dimostrano le indagini degli ultimi anni, non è più quella degli anni ’80 che si riteneva imbattibile, segno questo che gli investigatori e la magistratura hanno lavorato bene e che importanti risultati, come la cattura dei principali latitanti, sono stati raggiunti».
Lo ha detto Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione intitolata al magistrato ucciso a Capaci, commentando l’ultimo blitz di carabinieri e polizia che ieri ha portato al fermo di sette presunti mafiosi. In cella, tra gli altri, sono finiti il nipote di Michele Greco, il papa della mafia, Leandro, e Calogero Lo Piccolo, figlio del capomafia di San Lorenzo Salvatore.
A proposito della decisione di due capimafia arrestati a dicembre, Francesco Colletti e Filippo Bisconti, di collaborare con la giustizia contribuendo all’ultima inchiesta, Maria Falcone ha aggiunto: «È evidente che alcuni abbiano compreso che la strada della collaborazione con la giustizia è l’unica a loro rimasta».
(Fonte: Ansa)
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